carta identità di Ucio PamperleRiceviamo e pubblichiamo la seguente lettera:



In tutto il Comune di Trieste esiste un UNICO CENTRO CIVICO abilitato al rilascio o al rinnovo della carta d’identita’ elettronica, in Via Locchi 23/B. Quello di Via Genova è stato chiuso a marzo. Gli orari di sportello vanno dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12, cui si aggiungono il lunedì ed il mercoledì pomeriggio, dalle 14 alle 16.30. A questo notevole disagio si associano i rallentamenti della connettività alla rete del Ministero dell’Interno.
Data la circostanza l’utente si aspetta di trovare perlomeno quattro o cinque “point” attivi. Ve ne sono soltanto due nell’ufficio preposto, con tempi d’attesa pro capite che vanno da 15 ai 35 minuti circa. Ho fatto quest’esperienza stamane. Arrivata in sede alle 10.45 avevo esattamente 40 persone davanti a me. Praticamente impossibile perseguire l’obiettivo considerando gli orari di sportello. Poco dopo le 12 infatti alla porta della sala d’attesa stracolma, si è affacciata un’impiegata per spiegare che alle 12.30 il personale aveva la pausa pranzo ma che, volendo, coloro che già avevano il numero di prenotazione potevano attendere il turno pomeridiano. Un disagio enorme per i molti anziani presenti e per le mamme con bambini. Non sufficienti le sedie a disposizione, i più giovani sedevano sul pavimento. Ho rinunciato a rinnovare la C.I.E., ho il passaporto.
Non mi sembra sia questo il modo per andare incontro alle esigenze del cittadino. Altri dovrebbero essere i tagli per contenere le spese, ben altri…! Era proprio un’inderogabile ed impellente urgenza la costruzione del passaggio Joyce, ovvero “ponte curto”? Opera di raffinata bellezza architettonica ed indispensabile per la viabilità, con valorizzazione del paesaggio circostante…??? Forse il suo costo non avrebbe compensato quello di un altro Centro Civico abilitato alla C.I.E. ma quel denaro sarebbe certo stato sufficiente, ad esempio, per ovviare ad un’altra situazione di degrado urbano: i sottopassaggi della Stazione dove sporcizia ed immondizie costituiscono l’arredo primario permanente.
Mi auguro che per il bene dei cittadini, di Trieste e dei suoi visitatori si possa e si debba pensare prima alle “piccole” utili opere che dovrebbero essere “routine” eppoi considerare altre tipologie di spesa ed investimento.

MARIA LUISA RUNTI
Coordinatore Provinciale “Centro Democratico – Trieste”
carta identità, disservizi, centro civico