tiziana pers pandora 2 the first supper giovedì 21 maggio 2015, ore 18.30
DoubleRoom arti visive, via Canova 9, Trieste

MEAT IS MURDER
specismo e veganesimo
incontro con Tiziana Pers e Eva Filigoi
in collaborazione con associazione LOVEG, Udine

nell’ambito di TI MANGIO CON GLI OCCHI nuove liaisons alimentari
a cura di Massimo Premuda
opere di Nina Alexopoulou : Marcela Cernadas : CTRLZAK : Fabrizio Giraldi
Ir-Recuperabili : Love Bugs : Tiziana Pers : Spiazzi Verdi
in collaborazione con Gruppo78 + V_Art-multimedia design-

Giovedì 21 maggio alle ore 18.30, al DoubleRoom arti visive di via Canova 9 a Trieste, si svolgerà un incontro di approfondimento sui temi dello specismo e del veganesimo con l’artista Tiziana Pers e Eva Filigoi, presidente dell’associazione Loveg di Udine, affrontando così la questione da un punto di vista etico, della salute, alimentare, delle arti visive e, perchè no, anche squisitamente culinario! L’appuntamento “Meat Is Murder”, che riprende sarcasticamente il titolo del secondo album degli Smiths, si inserisce nell’ambito della mostra “TI MANGIO CON GLI OCCHI nuove liaisons alimentari”, un’ampia rassegna dedicata alle nuove possibili relazioni fra arti visive e cibo curata da Massimo Premuda in collaborazione con Gruppo78 e V_Art-multimedia design-. Negli ultimi anni l’evoluzione dell’alimentazione ha portato nuovi stili e nuovi gusti sulle nostre tavole, ma anche nuovi comportamenti e nuovi approcci al cibo. E noi in che direzione ci stiamo orientando? E quali coordinate stiamo seguendo?

Partendo da un’importante considerazione della grande astrofisica e divulgatrice scientifica Margherita Hack: “Credo che uccidere qualsiasi creatura vivente sia un po’ come uccidere noi stessi, e non vedo differenze tra il dolore di un animale e quello di un essere umano.”, si aprirà un dibattito con l’artista udinese Tiziana Pers che in mostra affronta il tema con delle intense riflessioni sullo specismo espresse nell’articolata performance “Pandora_2 the first supper”, presentata negli storici spazi di Forte Marghera di Mestre alla 53° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia in cui l’artista, all’epoca incinta, dopo aver salvato due cavalli dalla macellazione, condivide in un’azione rituale un pasto con loro, i performer e il pubblico; gli animali così, non più rappresentati come cibo o oggetti, si trasformano essi stessi in commensali.
E si proseguirà con l’intervento di Eva Filigoi, presidente di Loveg, associazione udinese che promuove la cultura vegan, intesa come scelta etica che non prevede alcun tipo di sfruttamento di esseri viventi e senzienti, tutelando e valorizzando la natura, l’ambiente e la salute, al fine di produrre un radicale cambiamento nella società. A tale scopo Loveg organizza eventi culturali, informativi e formativi, culinari e di intrattenimento, sia sul territorio che sul web; favorisce gli acquisti collettivi, il consumo e la diffusione di prodotti vegan, biologici, biodinamici, naturali, eco-compatibili, del commercio equo e solidale; e sostiene nel contempo anche i piccoli produttori locali, stabilendo con essi rapporti diretti che garantiscano un’equa remunerazione. Le attività di Loveg e le sue finalità sono ispirate a principi di pari rispetto e dignità tra tutti gli esseri viventi con il fine ultimo di promuovere una convivenza pacifica e tollerante verso ogni forma di vita, di rispetto verso l’ambiente che ci circonda, e di salvaguardia e miglioramento dello stato di benessere psico-fisico. A tal proposito non possiamo non citare nuovamente Margherita Hack con un’amara considerazione sullo sfruttamento degli animali a fini alimentari: “Dal punto di vista etico è straziante pensare a quali sofferenze sono sottoposti questi animali, vere macchine da carne, allevati per ingrassare rapidamente, per riprodursi rapidamente in condizioni di sovraffollamento, per soddisfare la gola dell’animale uomo che si crede padrone di tutte le altre specie, quando invece è possibilissimo vivere senza carne, come la sottoscritta, vegetariana fin dalla nascita.”
Il veganesimo potrebbe dunque rappresentare il futuro alimentare del nostro pianeta? Ai posteri l’ardua sentenza!


DoubleRoom, incontri, veganesimo