auto polizia ruderi Riceviamo il seguente comunicato, che riportiamo integralmente:

Non ci sono i furgoni per l’ordine pubblico, (tempo fa la Scuola Allievi Agenti ha dovuto farsi mandare in prestito uno da Padova), non ci sono macchine sufficienti per fare la “volante” (alcune volte l’equipaggio rimane a piedi perché manca l’autovettura) non ci sono i pneumatici invernali per tutti i mezzi malgrado la stagione invernale sia alle porte e almeno un terzo di essi sono fermi in attesa anche di piccole riparazioni.
In una delle ultime riunioni con l’Amministrazione a Trieste, il SAP ha chiesto espressamente che vengano effettuate le revisioni dei mezzi, previste dal Dipartimento, perché sospetta che molte di esse non rispettino nemmeno più i requisiti previsti per legge per una guida sicura.
Il SAP ha chiesto che venga utilizzato, per il trasporto degli immigrati clandestini di cui ancora non si è potuto accertare le loro reali condizioni di salute, un mezzo esclusivo, da poterlo utilizzare solo per la stessa tipologia di servizio e solo dopo l’opportuna pulizia e igienizzazione.
La situazione drammatica in cui ormai versa il parco macchine della Polizia di Stato, invece induce, anche a Trieste, a far utilizzare gli stessi mezzi per svariate tipologie di servizio, spesso senza che ci sia stato il tempo necessario per la pulizia e l’igiene da noi richiesta e pretesa.
Proprio ieri è stato impiegato alla mattina un furgone per trasportare dei profughi e nel pomeriggio, lo stesso è stato utilizzato per un altro servizio, mentre oggi avrebbe dovuto nuovamente essere usato per altri servizi ancora.
Una situazione ormai insostenibile e che è destinata a peggiorare, dopo i tagli previsti al Ministero dell’Interno dalla legge di stabilità presentata in questi giorni dall’attuale Governo.
Un malumore tra il personale crescente per le condizioni lavorative sempre più precarie e che in questo caso fanno crescere la preoccupazione per la sicurezza della propria salute.
Un malessere, che nemmeno le “promesse” da parte del Premier Renzi sulla fine dopo tanti anni dell’iniquo blocco salariale, possono bastare.
A riguardo del tanto atteso sblocco salariale, ancora oggi il SAP attende delle risposte su quante risorse a disposizione abbiamo per superare il tetto salariale delle forze di polizia, da dove esse saranno prese, come verranno distribuite e in che modo sarà risolto il problema del valore giuridico di questi quattro anni di blocco stipendiale.
Crediamo quindi, che al di là dello sblocco salariale si debba intervenire anche su questioni che debbano garantire l’operatività delle forze di polizia senza però intaccarne la sicurezza degli operatori di polizia.

SAP Trieste


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