Riceviamo il seguente comunicato che riportiamo per intero:
I nuovi rintracci di clandestini sull’altipiano carsico dei giorni scorsi hanno riportato alla ribalta il problema immigrazione anche dalle nostre parti, evidentemente le organizzazioni criminali “riutilizzano” e lo faranno anche nei prossimi mesi, una rotta già molto usata in passato e più favorevole nei mesi invernali rispetto a quella siciliana. Nulla o quasi però è stato fatto sul fronte della prevenzione, i poliziotti “intercettano” gli stranieri e si ritrovano a dover gestire tutte le formalità di rito senza aver alcuna, o quasi, precauzione di tipo sanitario. E dire che i rintracci di questi giorni si riferiscono proprio a persone provenienti dall’Africa dove le condizioni sanitarie sono difficili ed in alcuni casi drammatiche. Solo qualche mascherina e guanto monouso per i poliziotti più fortunati, le autovetture utilizzate per il trasporto degli stranieri, sono le stesse che vengono utilizzate per effettuare i pattugliamenti e per il controllo del territorio e in rari casi vengono igienizzate in maniera opportuna, una richiesta questa avanzata da tempo dal SAP. Gli uffici dove vengono portate queste persone sono gli stessi dove quotidianamente lavorano gli operatori di polizia e perfino i servizi igienici sono gli stessi. Servizi igienici che già sono spesso in condizioni inaccettabili a causa dei tagli che le Prefetture hanno attuato nei capitoli di spesa dedicate alle pulizie degli uffici di Polizia, problema anche questo più volte denunciato dal SAP. Anche in questo caso l’igienizzazione di questi ambienti è solo un miraggio perché non ci sono i fondi necessari. Nessuna barriera o difesa sanitaria quindi tra gli operatori di polizia intervenuti e le persone rintracciate, malgrado le malattie come tubercolosi, epatite, ebola, lebbra e molte altre spesso sconosciute, siano alle porte, dei pericoli reali. Quale tutela offre l’Amministrazione ai suoi dipendenti, malgrado essa sia prevista dalla legge? Sicuramente non ci sarà da conforto leggere sul sito della Polizia di Stato e sugli articoli di giornale la dicitura: “Secondo le prime verifiche, gli extracomunitari, tutti in buone condizioni di salute” perché noi non siamo a conoscenza di alcuna verifica da parte di persone “qualificate” che attestino che ciò corrisponda al vero. Non si tratta di semplice allarmismo, perché non mancano i casi di poliziotti venuti a contatto con germi attivi di malattie infettive tanto da essere sottoposti a cure o ad essere monitorati. Solo due stranieri sono state inviati per un controllo presso una struttura sanitaria, uno dei quali sembra sia stata trattenuto in osservazione nel reparto infettivi. Nei prossimi mesi i rintracci potrebbero aumentare. Si tratta di affrontare e prevenire un problema serio in modo adeguato, affichè gli operatori di polizia, i primi ad intervenire ed entrare in contatto con queste persone, non debbano a loro volta ammalarsi e diventare dei portatori di malattie nei confronti dell’intera comunità. Proprio l’altra settimana noi del SAP abbiamo donato in Piazza del Popolo a Roma, il sangue per non darlo ad un Governo che ci impoverisce ogni giorno di più, quello rimasto vorremmo che non si infettasse per poterlo donare ancora.
SAP Trieste