vendramin mostra 1 Mostra fotografica di Gianenrico Vendramin
Con una partecipazione di pubblico delle grandi occasioni e con la presenza qualificata delle istituzioni, del mondo imprenditoriale, dell’arte e della cultura, a Palazzo Toffoli di Montereale Valcellina
sabato 2 agosto si è inaugurata la mostra del fotografo sanvitese Gianenrico Vendramin:
I ritmi, i lavori, i frutti della terra
“Vedere e interpretare” il ciclo e lo stile di vita del mondo contadini friulano
La mostra, organizzata dal Circolo “Per le antiche vie” in collaborazione con il Comune e la Pro Loco di Montereale Valcellina e con la consulenza del CRAF di Spilimbergo, si compone di 38 fotografie suddivise in gruppi tematici per meglio rappresentare le varie fasi della vita contadina in Friuli come ancora era nel primo dopoguerra. Sono intervenuti all’inaugurazione i sostenitori dell’evento: Lino Mian di Friulovest Banca e Renato Borghese titolare dell’azienda Byerrebi; i rappresentanti delle istituzioni: il presidente del Consiglio della Regione Friuli Venezia Giulia Franco Iacop, il sindaco Pieromano Anselmi e l’assessore alla Cultura Maria Carla Santini del Comune di Montereale Valcellina, l’assessore alla Cultura Piergiorgio Sclippa del Comune di San Vito al Tagliamento accompagnato da Nevio Martinuzzi già presidente del Circolo fotografico sanvitese, l’assessore alla Cultura Anna Olivetto del Comune di Maniago, il sindaco Romero Alzetta del Comune di Andreis, il presidente della Pro Loco di Barcis Maurizio Salvador. La Provincia di Pordenone, patrocinatrice e sostenitrice dell’evento, ha mandato un messaggio di saluto tramite l’Assessore alla Cultura Nicola Callegari. Ospite d’onore è stato il maestro friulano della fotografia Elio Ciol, accolto con una vera e propria ovazione da parte del numerosissimo pubblico presente.

Ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale il sindaco di Montereale Valcellina, che si è compiaciuto per il livello della mostra, risultato di una raggiunta capacità organizzativa delle associazioni culturali del territorio, in questo caso specifico del Circolo “Per le antiche vie”, il cui presidente Vittorio Comina è anche curatore della mostra.

Il coordinatore del CRAF Walter Liva ha raccontato che “Il sanvitese Gianenrico Vendramin è stato autore di un vastissimo lavoro di analisi storico - antropologica sul mondo contadino realizzato tra gli anni ‘70 e ‘90 e riguardante in particolare il sanvitese e la bassa friulana. L’archivio consiste in 80 mila fotografie raccolte in 50 anni di appassionata attività, donato al Comune all’indomani della scomparsa del fotografo: Nevio Martinuzzi, coadiuvato da Gianpaolo Pauletto, ha provveduto con lavoro certosino a catalogare questa mole di materiale, salvandolo appena in tempo dalla distruzione. A sua volta, il Comune ha concesso in comodato d’uso l’archivio al CRAF, per una sua tutela, conservazione e valorizzazione.”

Piergiorgio Sclippa ha portato il saluto del Comune di San Vito, raccontando simpatici aneddoti dei tempi in cui Gianenrico Vendramin era suo insegnante.

E’ toccato a Franco Iacop, presidente del Consiglio Regionale chiudere questa prima parte della manifestazione. Il presidente ha ricordato la recente approvazione della legge sulla Cultura, nella quale è previsto un ruolo importante per la fotografia e quindi anche per il CRAF. Prendendo spunto dal successo della mostra, si è anche soffermato sul ruolo dei comuni più piccoli e delle loro associazioni culturali per lo sviluppo di manifestazioni innovative che coinvolgono cultura, arte, territorio e turismo in un mix vincente.

Il critico d’arte Giancarlo Pauletto a chiusura della giornata ha tratteggiato la figura del fotografo e le sue opere: “Gianenrico Vendramin (San Vito al Tagliamento, 1929 – 2008) era persona schiva e appartata, ma attenta al contesto cittadino e al contesto sociale in genere, che egli ha documentato in molte fotografie. Appassionato di viaggi e di temi etnografici, ha riportato da vari paesi del mondo una quantità di documentazione, ricercata con passione e amore per le varie culture incontrate. Aveva anche grandi capacità come fotografo d’arte e ha collaborato per molti cataloghi della galleria Sagittaria di Pordenone.
E’ ottima e significativa la testimonianza di questa mostra “I ritmi, i lavori, i frutti della terra”, per la quale sono state selezionate una quarantina di immagini aventi a tema la vita contadina. Queste immagini, che in generale non avevano uno scopo di documentazione, mostrano la capacità che Vendramin aveva di rilevare la “poesia della natura”, che significa in realtà la capacità di mettere in stretta relazione ciò che l’occhio vede con ciò che il soggetto riguardante sente ed elabora rispetto ai dati che ha di fronte. Un “vedere”, insomma, che è contemporaneamente un “interpretare”. La sottolineatura di queste foto di “paesaggio” non significa tuttavia che anche tra quelle documentarie non si ritrovino esiti importanti. Basti osservare per esempio la stupenda inquadratura dei tre porcellini a spasso sull’aia contadina, tre perfetti giovani turisti alla scoperta del mondo, immagini di una vitalità che non può non suscitare immediata simpatia; o la sequenza della falciatura, così intrisa di moti armonici e rituali.”

Il momento conclusivo è stato dedicato alla convivialità e al ristoro del corpo, con le prelibatezze preparate dalle socie del Circolo e con i vini del nostro generoso territorio.

La mostra rimane aperta da sabato 2 agosto a venerdì 29 agosto con i seguenti orari:
• Da venerdì a domenica 10,00 – 12,00 e 17,00 – 19.00
• Da martedì a giovedì 17,00 – 19,00
• Durante la manifestazione “La Madona de agost – da curtì a curtì”, dal 14 al 17 agosto, l’orario della mostra sarà dalle 10,00 alle 22,00

L’ingresso alla mostra è libero.

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