CONCERTI IN BASILICA DI AQUILEIA 2014
appuntamento con la musica sacra
L’11 luglio inaugurazione con l’Orchestra della Fondazione Lirica Giuseppe Verdi di Trieste
Per la prima volta ad Aquileia le ultime sette parole di Cristo sulla croce di F.J. Haydn nel giorno dei Santi Ermacora e Fortunato, patroni di Aquileia, di Udine e del Friuli Venezia Giulia
L’inaugurazione dell’edizione 2014 dei Concerti in basilica organizzati, tra Aquileia e Grado, dalla Società per la conservazione della basilica di Aquileia si terrà venerdì 11 luglio alle ore 20.45 nella Basilica di Aquileia.
All’appuntamentio che apre le manifestazioni legate alla rassegna, è stata chiamata l’Orchestra della Fondazione Lirica Teatro Verdi di Trieste che si esibirà nel giorno dei santi Ermacora e Fortunato, patroni di Aquileia, di Udine e del Friuli Venezia Giulia.
Sul podio il M° Paolo Longo da molti anni direttore musicale di palcoscenico della Fondazione Lirica triestina. Dopo una interessante esperienza di direttore assistente all’Opéra National de Lyon, al Théatre du Châtelet ed il Théatre des Champs-Elysées di Parigi, il M° Longo ha diretto Orchestre di livello internazionale. Strenuo sostenitore del repertorio musicale contemporaneo, ha diretto e curato infatti le prime esecuzioni assolute di più di centocinquanta brani, collaborando con compositori del calibro di Bruno Bettinelli, Aldo Clementi, Azio Corghi, Hans Werner Henze, Giacomo Manzoni, Ennio Morricone, Alessandro Solbiati, Fabio Vacchi e molti altri. Nel suo curriculum figura anche una intensa attività di compositore per la quale ha ricevuto venticinque premi in importanti concorsi internazionali.
Di straordinario impatto il programma scelto per il concerto in Basilica.
Per la prima volta sarà proposto tra le navate millenarie della chiesa Le ultime sette parole di Cristo sulla croce di Franz Joseph Haydn nei suoi sette movimenti più l’introduzione e il terremoto finale.
L’esecuzione dell’opera ebbe un tale successo da convincere Haydn, in seguito, a predisporre altre stesure strumentali: La musica delle sonate delinea lo stato d’animo di Gesù, del buon ladrone, di Maria e Giovanni, dei crocifissori: «Ciascun frammento di testo ha ricevuto nella musica strumentale un trattamento tale da commuovere anche l‘ascoltatore più inesperto nelle profondità della sua anima». Colpisce l’uso frequentissimo delle note ribattute, quasi a sottolineare i colpi ricevuti, lo stillare delle lacrime, sudore e sangue, il continuo pulsare del dolore. Dominata da tale profondo afflato emotivo, peraltro unito all’assoluta perfezione formale dell’impianto quartettistico, l’opera risulta a tutt’oggi uno dei massimi capolavori del genere.