Musei, rivoluzione epocale che favorirà soprattutto i giovani: dal primo luglio cambiano radicalmente tariffe e orari per l’accesso al patrimonio artistico-culturale custodito nelle gallerie statali. La novità arriva con un decreto a appena firmato dal ministro della Cultura, Dario Franceschini. Ed è un vero e proprio spostamento del baricentro culturale del nostro Paese. Il cambiamento più antipatico riguarda gli over 65 che adesso dovranno pagare il biglietto; scompare quindi la gratuità per questa fascia d’età piuttosto debole. Entrano gratis solo i minorenni e ci saranno delle riduzioni sul biglietto per i giovani fino a 25 anni. Ma ci saranno diverse opportunità per tutti di godere liberamente delle bellezze custodite nei musei. «Una scelta in linea con l’Europa», sottolinea il ministro.
Apertura prolungata
L’ingresso sarà gratuito la prima domenica di ogni mese e ci saranno «due Notti dei musei a un euro nel corso dell’anno», oltre a «un’apertura serale, tutti i i venerdì». «Tutti i grandi musei, prolungheranno l’apertura fino alle 22» dice il ministro.
Professori gratis
«Ho firmato un decreto ministeriale che prevede una rivoluzione del piano tariffario dei musei- ha detto Franceschini nel suo intervento agli Stati generali della cultura- entrerà in vigore dal primo luglio e prevede la fine della gratuità per gli over 65 a favore dei ragazzi sotto i 18 anni e solo per alcune categorie, come gli insegnanti, e sconti fino a 25 anni». Per quanto riguarda i professori, in realtà,la misura era già nel decreto Scuola dell’ex ministro dell’Istruzione Carrozza del 2013 - che vi aveva destinato 10 milioni - ma c’è voluto tempo per misure tecniche per l’attuazione arrivate a buon fine lo scorso aprile.
Notti al museo
Il ministro ha poi spiegato che «viene istituita la “Domenica al museo” nel corso della quale ogni prima domenica del mese tutti i luoghi della cultura statali saranno visitabili gratuitamente». E poi, ha proseguito, «ci saranno almeno due notti al museo con ingresso a un euro ogni anno» in modo tale da «rafforzare l’iniziativa “Una notte al museo”».
Anacronistiche fasce d’età
«In questo modo - spiega ancora il ministro - si rende più equa la gratuità, non legandola, ad eccezione che per gli under 25, ad anacronistiche fasce d’età che peraltro non corrispondono più alle effettive differenze di reddito. Poi si evita, in questo modo, l’assurdità che anche facoltosi turisti stranieri over 65 non paghino il biglietto, come avviene oggi».