finale di la traviata al verdi di triestefoto

IN ONDA MARTEDÌ 6 MAGGIO 2014 ALL’1:35
RAI TRE MANDA IN ONDA “LA TRAVIATA” AL “VERDI” DI TRIESTE
NELLA TRASMISSIONE TELEVISIVA “PRIMA DELLA PRIMA”
A BREVE ANCHE LE RIPRESE DI “ATTILA”
“Prima della Prima” la trasmissione di RAITRE ideata dalla regista Rosaria Bronzetti e impostata sulle fasi preparatorie delle più interessanti messe in scena nei teatri d’opera italiani nell’anno 2014, manderà in onda Martedì 6 maggio 2014 alle ore 1.35 la puntata dedicata al Teatro Verdi di Trieste e alla messa in scena dell’opera “La traviata” di Giuseppe Verdi.
Com’è noto, la trasmissione guida lo spettatore nei luoghi sacri della musica lirica italiana cogliendo nei particolari tutte le fasi di preparazione che precedono il debutto dello spettacolo lirico, inclusi i consigli del direttore e del regista, i dietro le quinte con interviste ai protagonisti e agli artefici degli spettacoli.

la traviata al verdi trieste foto f parenzan

La puntata condotta dal regista Rai Roberto Giannarelli vedrà l’opera capolavoro di Verdi presentata in una delle più apprezzate messe in scena ideata dallo scenografo Josef Svoboda, vincitrice nel 1992 del prestigioso Premio Abbiati: La Traviata “degli specchi” tornata a risplendere sul palcoscenico del “Verdi” per opera del regista Henning Brockhaus, che firma anche le luci. Sul podio dell’ Orchestra e Coro della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”, il M° Gianluigi Gelmetti. Nei ruoli principali si sono esibiti Jessica Nuccio (Violetta Valery), il lituano Merunas Vitulskis nel  ruolo di Alfredo e l’ucraino Vitaliy Bilyy in quello di Giorgio Germont.
Dietro le quinte del Teatro Verdi la Rai ha seguito tutte le fasi che precedono il debutto della popolare opera verdiana che in diverse recite ha registrato il tutto esaurito.
Particolare interesse è riservato, nella puntata, alla realizzazione scenica del dramma  che Henning Brockhaus ambienta nel primo Novecento, tempo in cui la moda è sensuale e raffinata, ispirata alla pittura di Giovanni Boldini, interprete del bel mondo femminile parigino fine secolo ed espressione dell’opulenza del tempo ma anche  della decadenza sociale e dei costumi. Il regista va oltre la tradizionale rappresentazione del dramma di Violetta, scardinandola, rendendola  ancora molto attuale e restituendola alle originarie intenzioni di Verdi che più volte aveva tentato di introdurre la contemporaneità nel melodramma, ma fu osteggiato dalla censura e  dal pubblico del tempo. Ecco la magica funzione dello specchio che, alla fine, coinvolge, rifrettendone l’immagine, anche gli spettatori che assistono alla rappresentazione. Lo specchio, che è l’impianto scenografico fisso dello spettacolo, riveste una duplice funzione: da un lato limita e concentra l’azione, dall’altro, funziona come “rispecchiamento e straniamento della verità di un dramma - spiega il regista - che è tale in quanto riflette per l’ennesima volta il sacrificio di una creatura quale esito tragico del voyeurismo erotico maschile. “
E per parte sua, il M° Gianluigi Gelmetti direttore e concertatore dello spettacolo, nel descrivere la sua lettura della partitura, racconta alle telecamere di “Prima della Prima”:“Traviata ormai fa parte di noi, della nostra storia, della nostra vita. Qualunque persona per la strada ha a che fare con Traviata: il brindisi, amami Alfredo, di Provenza… anche chi non ha niente a che fare con la musica ne sa qualcosa.” E ancora: “Io trovo Violetta una donna molto affascinante, ‘Sempre libera’ è quasi un manifesto! Non bisogna pensare a lei come ad una povera donna, perché invece è stimata da tutti, ricca, felice. Tutto questo castello crolla poi davanti ad ‘essere amata amando’ perché per lei fino a quel momento l’amore era stato solo un mestiere”.

Prima della Prima ritornerà a breve a Trieste, al “Verdi”, per realizzare le riprese dell’opera “Attila”, in cartellone dal 23 al 31 maggio, e produrre una nuova puntata dedicata al Teatro Lirico triestino. 



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