Le statistiche parlano chiaro: nel Friuli Venezia Giulia non si fanno figli; o perlomeno, mai più di uno. I temini “fratello” o “cugino” stanno quindi per scomparire da questo territorio. Questi sono i risultati “spietati” contenuti nell’Annuario statistico sull’infanzia e sull’adolescenza 2014, realizzato dalla Regione e presentato a Trieste, il 54,5 per cento delle famiglie con figli si limita ad averne solo uno. Sempre più elevata, inoltre, la presenza di famiglie con almeno un genitore straniero al punto che, tra i nati nel 2012, il 23 per cento rientra in questo rilevamento. Cresce la criminalità minorile che, nel 2011, ha registrato un 4,3 per cento contro il 4,1 del 2010. Tra i procedimenti iscritti a carico di minorenni nel 2012, il 58,3 per cento riguarda reati contro il patrimonio, con il furto prevalente. I soggetti complessivamente segnalati nel corso dello stesso anno sono prevalentemente maschi di età compresa tra i 16 e i 17 anni, un terzo dei quali stranieri.
Da autori a vittime. I minorenni vittime di reati a sfondo sessuale di cui si è avuta notizia, infatti, sono stati 19 nel 2011 (13 italiani e 6 stranieri), 14 dei quali consumati in ambito familiare o amicale. Su 19, 17 sono di genere femminile e 11 di età compresa tra i 14 e i 17 anni. Notizie positive sul fronte scolastico perché in Friuli Venezia Giulia il rischio di abbandono nelle scuole superiori è inferiore alla media nazionale (0,07 contro lo 0,2 in Italia nel 2012). Sul fronte salute, invece, non va sottovalutata la presenza di un’elevata quota di soggetti con eccesso di peso (1 su 6 nell’età tra i 6 e i 17 anni) anche se la nostra regione ha il quinto valore più basso su scala nazionale. Sempre più ragazzi, riporta ancora l’Annuario, vivono con un solo genitore, tanto che la quota è cresciuta dal 9,7 per cento del 2008 al 12,5 del 2011. Altro dato interessante quello secondo cui il 52,7 per cento dei minorenni hanno entrambi i genitori che lavorano, una realtà in costante ascesa che si riflette sulle modalità di vita quotidiana e sull’organizzazione del tempo libero. Circa la metà dei bambini di tra i 3 e i 10 anni gioca con la mamma tutti i giorni contro uno su tre che gioca anche col padre.
Due terzi dei ragazzi di tra i 3 e i 17 anni svolge attività extrascolastica, in prevalenza sport (51,2 per cento) seguito a lunga distanza da musica (11,5 per cento) e dall’apprendimento di lingue straniere (10 per cento). Ovviamente sempre più diffuso l’utilizzo di internet tra gli adolescenti (11-17 anni), con il 95,2 per cento che dichiara di navigare in rete, il 47,2 per cento dei quali tutti i giorni. Parimenti, diffusissimo l’uso del cellulare che raggiunge quota 92,2 per cento in età adolescenziale e l’11,9 per cento tra i 6 e i 10 anni rispetto al 18 per cento nazionale. In seguito al crescente numero di rotture matrimoniali, addirittura il 74,2 per cento delle separazioni e il 62,1 per cento dei divorzi in Friuli Venezia Giulia hanno riguardato coppie con figli. La quota di affidamenti concessi al padre continua a rimanere molto bassa (sotto l’1 per cento), così come è residuale l’affidamento dei minori a terzi (0,3 per cento). Notevole, al contrario, la quota di minori nati da coppie non sposate che ha raggiunto nel 2012 il 26,6 per cento. ARC/FC