soldi Ironia della sorte, a Trieste la parola “TASI” evoca un vecchio detto:”paga e tasi”. Ed è così che la famigerata e tanto contestata tassa sulla casa, in ispecial modo sulla prima casa, torna ad incombere sulla nostra città. Nell’applicare la flessibilità dell’aliquota fino a un massimo dello 0,8 per mille sulle aliquote Tasi i sindaci dovranno usare l’extragettito per introdurre detrazioni o altre misure «tali da generare effetti sul carico di imposta Tasi equivalenti a quelli determinatisi con riferimento all’Imu relativamente alla stessa tipologia di immobili». Di fatto i primi cittadini potranno decidere se: caricare tutto sulla prima casa, portando il prelievo dal 2,5 al 3,3 per mille, tutto sulla seconda casa, elevando l’asticella dall’10,6 all’11,4 (inclusa l’Imu); oppure scaricare l’aumento pro quota sui diversi beni. Fermo restando l’arrivo di 625 milioni cash (500 dalla dote della stabilità per le detrazioni, 118,2 dal Fondo per gli interventi urgenti e 6,8 dal Fondo per gli interventi strutturali di politica economica) che serviranno a chiudere i bilanci comunali.


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