TRIESTE 15 febbraio 2014 - «I risultati ottenuti dal Tar per il Friuli Venezia Giulia nell’anno appena trascorso, dimostrati dai dati quantitativi e qualitativi di questa relazione, pur significativi e positivi, non ci appagano certo».
È il bilancio dell’attività del Tar del Friuli Venezia Giulia fatto dal presidente Umberto Zuballi in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, in Prefettura a Trieste. Tuttavia, i risultati «vanno considerati buoni», ma «un miglioramento qualitativo è alla nostra portata», ha aggiunto.
Nelle conclusioni della sua relazione, Zuballi ambisce a «migliorare sia la quantità sia la qualità del lavoro, per continuare a essere uno dei punti fermi istituzionali per la zona e per il popolo». In questo senso, il Tar Fvg «cercherà, con l’aiuto di tutti, di operare al meglio con determinazione e modestia, in silenzio, consapevole del ruolo che la legge gli affida, pronto a sopportare con dignità eventuali incomprensioni da qualsiasi parte provengano, ma rimanendo sempre saldo nei principi della Costituzione, al solo servizio della legge e dei cittadini».
Il Tribunale, di dimensioni ridotte, nel 2013 ha svolto 20 udienze pubbliche, 21 camere di consiglio e un’udienza straordinaria in materia elettorale. Nello stesso anno sono stati depositati 404 ricorsi (il numero più basso dal 2004), in calo sul 2012 (499) ma in linea con tutti gli altri Tar. Flessione dovuta soprattutto «alla crisi economica», e al fatto che «il patto di stabilità ha bloccato o ridotto l’attività degli enti locali in materie di gare di appalto e simili, con conseguente calo di ricorsi». Il numero maggiore dei ricorsi riguarda edilizia e urbanistica. (da Il Messaggero Veneto)
Tar, FVG, crisi