Martedì 28 gennaio 2014, alle ore 17:30, al Salone degli Incontri, presso il Circolo Aziendale Generali di Piazza Duca degli Abruzzi, n. 1, Trieste (settimo piano), si svolge una Tavola Rotonda organizzata dal Centro Studi Calabresi del Friuli Venezia Giulia e il Društvo slovenskih izobražencev - Centro culturale sloveno, incentrata sulla «Storia di un’amicizia: Mario La Cava e Slavoj Slavik».
È un’occasione per ricordare Mario La Cava, prolifico scrittore, nato a Bovalino, piccolo paese di mare della Calabria che non ha mai voluto abbandonare, e riscoprire una figura che ha avuto un peso nell’opera letteraria del calabrese, l’avvocato triestino della minoranza slovena Slavoj Slavik, a cui lo scrittore ha dedicato un romanzo d’impronta autobiografica “Una stagione a Siena” (edito nel 1988), dal quale recentemente è stata ricavata una riduzione scenica.
I due in un momento della loro vita si sono incontrati e dopo poco persi di vista, seguendo ognuno destini diversi. La serata a loro dedicata percorrerà le tappe della amicizia che il giovane universitario calabrese strinse a Siena con il laureando triestino, incontrato casualmente in una locanda per studenti negli anni ’30, inquadrate in una cornice storica, dagli anni difficili per le minoranze nel Ventennio fascista fino alle dure repressioni naziste al finire della Guerra, di cui anche Slavoj Slavik, liberale e patrocinatore dei diritti della minoranza slovena, finì vittima.
Lo scopo di questa iniziativa congiunta tra i sodalizi dei Calabresi e degli Sloveni di Trieste è duplice, e precisamente quello di valorizzare ancora una volta gli scambi culturali tra la nostra regione e la Calabria, nonché di far conoscere la vita di questo concittadino e la sua sfortunata sorte a Mauthausen, e contemporaneamente diffondere in loco la conoscenza dello scrittore di Bovalino, uno dei tanti che hanno onorato la Calabria e che dovrebbe essere ancora oggi maggiormente valorizzato, uomo sensibilmente attento alle speranze di riscatto delle classi sociali più deboli, pacifista convinto.
Parleranno Ivo Jevnikar, giornalista, Carlo Spartaco Capogreco, docente di Storia contemporanea all’Università della Calabria, Lida Turk, studiosa e ricercatrice di storia locale.
L’iniziativa è inserita nel XXVI Memoria-meeting della Fondazione Ferramonti, di cui il prof. Capogreco è fondatore e presidente.
Sarà presente Rocco La Cava, figlio dello scrittore. Seguiranno brevi interventi con testimonianze e ricordi.
Ingresso libero.
tavola rotonda, Circolo Aziendale Generali