Senzatetto, barboni, clochard, sans-papiers: tanti nomi per raccontare un fenomeno in forte ascesa, anche nella nostra città. Per la maggior parte, ovviamente, sono stranieri in cerca di rifugio e di fortuna (senza mai trovarla) ma non mancano i personaggi locali. Da molti indicati come scarti della società, sono invece persone “umane” rispettabili e dignitose, che hanno subìto delle ingiustizie e sono state vittime di grandi sfortune. In un periodo di crisi come l’attuale, dove l’economia barcolla e i licenziamenti arrivano a raffica, è facile trovarsi in strada se ci aggiungi un eventuale dissidio famigliare. Un indicatore, che vale per tutti: le mense della Caritas e i dormitori sono strabocchevoli. La tendenza è in peggioramento e nessuno crede che le “ripresine” ventilate dagli analisti riusciranno a ridimensionare il problema.
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