Centrosinistra compatto con la Giunta Serracchiani, centrodestra (Forza Italia ed Ncd) contrario e molto critico, aperture da Lega Nord e M5S: sono le posizioni degli schieramenti politici del Friuli Venezia Giulia nelle prime battute della finanziaria 2014, approdata oggi in Aula e illustrata stamani dai relatori di maggioranza e di minoranza. Renzo Liva (Pd) ha ricordato che la manovra regionale viene condizionata da due fattori: i 440 milioni di minor capacita’ di spesa e la sentenza della Corte costituzionale del 2012 che non permette piu’ di iscrivere a bilancio l’avanzo presunto (che oscilla tra i 250 e i 300 milioni), utilizzabile solo dopo il giudizio di parificazione della Corte dei conti. “Ne e’ derivata - ha detto Liva - una finanziaria che sostanzialmente ha rinviato all’assestamento la partita degli investimenti” e del rimpinguamento di capitoli di spesa alimentati dall’avanzo di bilancio. Secondo Pietro Paviotti (Cittadini), la manovra in esame “e’ forse la piu’ difficile da che e’ iniziata la crisi economica”, mentre Alessio Gratton (Sel) vi nota “l’indirizzo di questa amministrazione, che vuole farsi regista complessivo senza rincorrere particolarismi”. Per quanto riguarda i relatori di minoranza, il commento negativo del centrodestra e’ toccato a Paride Cargnelutti (Pdl verso Nuovo Centrodestra), che ha denunciato una finanziaria ideologica che “ha asfaltato tutto il privato sociale e le attivita’ produttive”. Mentre il MoVimento Cinque Stelle, con la capogruppo Elena Bianchi, rileva che “la manovra, pur presentando alcuni caratteri innovativi, appare ancora insufficiente”, dalla Lega Nord, con Mara Piccin giunge uno spiraglio. Il Carroccio in Commissione si era astenuto (”un’apertura di credito verso la maggioranza”) e ora annuncia “un numero ragionevole di emendamenti o proposte nella speranza che l’aula ne colga e ne apprezzi lo spirito collaborativo”.
Un minuto di silenzio per ricordare la figura di Nelson Mandela era stato fatto rispettare dal vicepresidente Igor Gabrovec prima dell’avvio del dibattito (AGI)
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