Rock music for the masses?
Yes, we can… RockOverBand propone la propria interpretazione del termine Cover, incentrata sul poter sperimentare e reinterpretare le canzoni. Il repertorio viene scelto e riarrangiato in adattamenti classic rock di puro brio ed energia che ne consentano l’esecuzione con la formazione minima (basso, chitarra, batteria, voce).

History:

Aprile 2011: due ex musicisti, che hanno dato la precedenza agli affari famigliari piuttosto che alla musica, si incontrano quasi per caso a una festa di bambini. Diego racconta di aver voglia di ricominciare e di vivere in un momento particolare e propizio, con un locale adattabile a disposizione e una possibile batteria in prestito più o meno indeterminato.

L’intenzione è immediatamente condivisa da Richard, ma c’è il problema di chiedere il permesso alle famiglie… Così, come solo un uomo sa fare ciò che c’è da fare quando bisogna fare, ognuno si rivolse in preghiera alla moglie. Dell’altro.

L’intento è chiaro: puro divertimento, passatempo e distrazione. Nulla più.

Iniziano i primi incontri e pare che qualcosa succeda: al di là delle oggettive difficoltà nel riprendere in mano gli strumenti dopo anni di sosta, groove e sound vanno rapidamente delineandosi, soprattutto con l’introduzione nella band di Alex al basso e l’esautorazione, da parte di Diego, della terribile pedaliera di Richard, sostituita da un semplice distorsore. Anche la “Big R”, che poco più tardi rimpiazzerà la prima batteria, andrà, con i suoi suoni rotondi e vagamente retrò, a contribuire alle caratteristiche acustiche della band.

Viste le scarse qualità canore dei componenti, si rende indispensabile reperire una Voce, preferibilmente femminile: dopo aver ospitato alcune voci interessanti, per caso - come per caso del resto si è costituito il gruppo - arriva Alice con cui si ha un immediato feeling e da quel momento la RockOverBand (il nome viene scelto da Richard su varie proposte di Diego) assume progressivamente tutte le caratteristiche per poter svilupparsi in breve tempo consolidando definitivamente le sonorità e i movimenti che fin dall’inizio l’hanno contraddistinta.

Resta ferma, fermissima, comunque, l’intenzione iniziale: la musica è divertimento, sperimentazione e sfogo, con l’imperativo non prendersi troppo sul serio e il non essere velleitari.

http://www.facebook.com/rockoverband.it
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