Un’interrogazione al presidente del Consiglio Letta e al ministro degli Esteri Bonino sull’asserito caso dell’autonomia del Territorio Libero di Trieste è stata presentata dal deputato triestino del M5S Aris Prodani. Secondo Prodani «l’esecutivo deve chiarire gli aspetti del diritto internazionale che riguardano il Territorio Libero di Trieste rivolgendosi al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. In questo modo potrebbero essere fugati i dubbi di sovranità esistenti, colmando il vuoto su una auspicabile risposta delle istituzioni ed evitando l’aggravarsi delle tensioni sociali e politiche legate alla vicenda».
«A oggi - secondo il parlamentare grillino - le istituzioni nazionali non sono infatti intervenute in modo organico e univoco sulla questione, mentre una ricostruzione della normativa internazionale è stata fatta solo dal Tar del Friuli Venezia Giulia, nell’ambito di un ricorso sulla concessione di alcune aree demaniali che fanno parte dell’area di Porto Vecchio di Trieste, assoggettato al regime giuridico di Porto Franco».
«Il clima, a Trieste, si fa di giorno in giorno più caldo - ricorda Prodani -. Aderenti al Mtl hanno anche intrapreso una campagna di disobbedienza fiscale, contestando l’autorità del fisco italiano e della società di riscossione Equitalia, mentre l’Ufficio legale dell’Agenzia delle entrate non ha accolto i vari ricorsi sul difetto di giurisdizione, condannando i ricorrenti al pagamento delle spese e al risarcimento dei danni legati al ritardo del dovuto. Un orientamento condiviso dal tribunale civile di Trieste che il 3 settembre ha respinto con un’ordinanza il reclamo di un esponente del Movimento, riconoscendo la piena giurisdizione di Equitalia nel pignoramento di un immobile».
(da Il Piccolo)
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