Kristina Buch, giovane artista tedesca, è la vincitrice dell’edizione 2012 del Premio Giovane Emergente Europeo Trieste Contemporanea.
E’ questa la tredicesima assegnazione del premio che Trieste Contemporanea, nell’ambito della sua attività Dialoghi con l’arte dell’Europa centro orientale, attribuisce ogni anno ad un giovane artista di talento, selezionato in una rosa di nomi presentata da un comitato scientifico formato da esperti e curatori d’arte contemporanea europei, membri del network Continental Breakfast.
Nella ormai più che decennale storia del premio, gli artisti che hanno ottenuto questo riconoscimento si sono confermati nel tempo protagonisti della scena europea e internazionale, come è avvenuto, ad esempio, per il polacco Pawel Althamer (2002) o per il bulgaro Ivan Moudov (2006).
Nata nel 1983, Kristina Buch si è perfezionata all’Accademia di Düsseldorf sotto la autorevole guida di Rosemarie Trockel.
Il suo percorso di studi artistici inizia a Londra, dove si diploma in scultura al Royal College of Art, ma la caratteristica molto interessante della sua formazione sono gli inizi, molto insoliti per un artista. Prima gli studi in matematica e scienza seguiti nel Minnesota, poi quelli in biologia a Londra ed infine quelli in teologia a Strasburgo. Tutto questo mentre conduceva esperienze di lavoro e di insegnamento a Londra, in Nuova Zelanda e in Francia.
Il suo curriculum di mostre culmina quest’estate a Kassel con la presenza a Documenta 13.
Alla più importante manifestazione d’arte contemporanea europea la giovane artista ha presentato l’installazione The Lover ispirata all’Ars Amatoria di Ovidio: un micro-universo di 10 metri per 10 collocato in Friedrichsplatz, di fronte ad uno dei primi musei pubblici moderni, il Federicianum, capolavoro architettonico neoclassico voluto da Federico II. L’opera era un sito-giardino per piante autoctone selezionate con attenzione dall’artista. Era pensato come luogo per la vita di un numero di farfalle – che l’artista, dopo avere allevato, liberava lì ogni giorno, per la durata della mostra. Il critico e giornalista Bernd Degner ha sottolineato come, partendo da un atto d’amore, l’opera per avere completamento metteva in campo un interessante processo casuale. Che le farfalle si fermassero lì o andassero su qualche altro fiore al di fuori dall’ambiente installativo era infatti parte sostanziale dell’opera ma del tutto indipendente dalla volontà (e dall’amore) dell’artista.
Poiché i giovani artisti si trovano in tempi sempre più stretti sul fronte della possibilità di avere risorse di produzione individuali, il premio da quest’anno rivolge una maggiore attenzione proprio alla delicata fase della produzione artistica. Trieste Contemporanea dunque da quest’anno attribuisce come premio una borsa di studio. Kristina Buch potrà usarla per perfezionare la sua ricerca, ma essa, soprattutto, servirà da base per un piano indipendente di produzione di nuovi stimolanti progetti artistici.
Nella foto:
Ritratto di Kristina Buch, foto di Moritz Metzner, courtesy Trieste Contemporanea.
Particolare di ‘The Lover’ a Documenta 13, Kassel, 2012. Courtesy l’artista.