«È un problema complesso quello delle persone senza fissa dimora che dormono all’aperto nei pressi della stazione e le associazioni di volontariato lo sanno bene: abbiamo di recente condiviso alcuni ragionamenti in vista dell’organizzazione dei prossimi interventi». Sulla chiusura della stazione ferroviaria dalla mezzanotte alle 4.10 del mattinoe la conseguente situazione delle persone senza fissa dimora interviene con una nota l’assessore comunale al Welfare Laura Famulari. «Sembra che tutto possa ridursi a un aumento dei posti di accoglienza notturna - sottolinea l’assessore -, ma non è così anche se con la stagione fredda il problema si acuisce, e noi con l’emergenza freddo aumentiamo i posti letto, come lo scorso inverno, di una sessantina di posti. Questo aumento si è rivelato più che sufficiente, in quanto un dormitorio di emergenza non risultava mai del tutto pieno, ma c’erano comunque persone che dormivano in stazione, per vari motivi». Famulari sostiene che ci sono persone che, nonostante siano state più volte sollecitate dai volontari, rifiutano di andare in dormitorio, principalmente perché non vogliono separarsi dalle bevande alcoliche. Ci sono poi altri gruppi di persone, in genere rom romeni, che sono «di passaggio » per una serie di motivi, il principale dei quali è la questua. «Si è già parlato di queste persone - afferma l’assessore - che viaggiano in gruppi familiari, anche con minori, che preferiscono dormire all’aperto e rimanere uniti, piuttosto che accettare le formule di protezione che il Comune mette in atto perdonnee minori. Per un’ulteriore chiarezza sui numeri, nella notte di venerdì circa 25 persone risultavano sistematetra l’atrio della stazione e le zone circostanti, tra essi persone con problemi di alcol e nuclei stranieri di passaggio». «Stiamo lavorando per trovare delle soluzioni - conclude la Famulari - che tengano conto di questi aspetti, non da ultimola situazione della stazione a cui ilComune ha nuovamente richiesto uno spazio dedicato, anche con finalità solo informative. L’ideale sarebbe uno spazio per la permanenza di queste persone, che ci impegneremmo a presidiare con volontarioapposito personale.A questo fine abbiamo richiesto un incontro con i vertici di Ferrovie dello Stato e di Centostazioni. Ci chiediamo se gli interventi debbano essere permanenti o temporanei e fino a che punto la presenza di servizi costituisca attrattiva e quindi aumento di passaggi di stranieri, fenomeno che si è già verificato a seguito dell’apertura del centro diurno». Intanto l’assessore Fabio Omero ha dato mandato all’Acegas di pulire tutta l’area del Silos di pertinenza del Comune anche in vista di Trieste Next.
(da Il Piccolo)