Lascia Trieste, dopo cinque anni, il colonnello Carlo Tartaglione. Per tutto questo tempo ha retto il comando provinciale dei carabinieri di via Dell’Istria. Gli subentra il colonnelloAndrea Guglielmi. Proviene dalla Legione di Roma dove ha diretto l’ufficio “Oaio”. Tartaglione è stato trasferito al comando legione di Ancona. Lì sarà il capo di stato maggiore. «Me ne vado con grande rimpianto», dice Tartaglione. «Cinque anni trascorsi a Trieste sono stati per me un pezzo di vita. Questa città rimarrà sempre nel muo cuore. Non solo per la popolazione, per lo stile di vita, ma soprattutto per il rapporto che la gente ha con le forze dell’ordine. I carabinieri hanno dato un contributo per la sicurezza di tutta la gente. E so che la città ha un rapporto positivo con l’Arma. Neè testimonianza l’interesse che ha raccolto il libro dedicato proprio alla storia del carabinieri a Trieste che è stato pubblicato durante il periodo del mio comando ». Ha aggiunto: «Con le altre forze dell’ordine, con il coordinamento e la guida del prefetto c’è stata un’intesa forte per azioni sinergiche ed efficaci ». Carlo Tartaglione prima di arrivare a Trieste haricoperto l’incarico di capo di Stato Maggiore e vicecomandante al comando regione carabinieri della Calabria, coordinando dal punto di vista operativo i cosiddetti «cacciatori» dal basco rosso. In precedenza aveva partecipato alla missione di pace in Libano negli anni 1983-84. Un’esperienza che il colonnello ricorda con grande soddisfazione: in quell’occasione, infatti, fu prescelto come alfiere della bandiera del contingente italiano. Bandiera che gli fu consegnata dall’allora presidente della Repubblica, Carlo Pertini. Al periodo gennaio - giugno 2001 risale invece la sua partecipazione alla missione Ueo (Unione Europea Occidentale) denominata «Mape», Multinational advisory police element. Il colonnello Guglielmi ha una lunga esperienza all’estero. Ha comandato in Kosovo il reggimento Msu, costituito prevalentemente da carabinieri e completato da una componente della gendarmeria francese. Ha avuto incarichi a Roma e Genova dove ha comandato il reparto territoriale. (c.b.)
(da Il Piccolo)