Per il momento la siccità non si riflette più di tanto sui prezzi del supermercato.Mase dovesse proseguire un innalzamento dei prezzi diventerebbe inevitabile. «Negli ultimi sette giorni non ci sono stati problemi di reperibilità del prodotto e i prezzi sono in linea con il 2011 - spiega Fabio Bosco, titolare assieme al fratello dell’omonima catena di supermercati -. Siccome la siccità ha effetti esponenziali non si può escludere che le difficoltà arrivino in futuro». Per il momento, però, Bosco non ha rilevato intoppi: «Tutta la merce arriva regolarmente, non c’è niente di inevaso - dice -. Arrivano perfino angurie e meloni che, richiedendo enormi quantità di acqua, sono un buon indice della disponibilità dei prodotti e dell’andamento dei prezzi in estate». Non bisogna dimenticare, però, che il rifornimento dei mercati non si appoggia soltanto sulla produzione regionale: «È per questo che le terribili difficoltà dell’agricoltura nostrana possono non riflettersi sui supermercati, o farlo più tardi - spiega Bosco -. Ora sono in Trentino: lungo la strada ho visto le coltivazioni di cereali della nostra regione e sono oggettivamente sofferenti. Nel Bellunese ho trovato invece un verde incredibile. Qui ci sono temporali ogni giorno. La siccità va a macchia di leopardo. Inoltre alcuni prodotti, come le mele, sono disponibili in scorte da frigorifero per mesi». Dario Ermacora di Coldiretti Fvg ricorda che «la ricaduta diretta della siccità è in primis sul produttore. Quest’anno il fenomeno è mondiale e porterà a innalzamenti di prezzo che però non compenserà il valore della produzione perduta». (g.tom.)
(da Il Piccolo)