Statua di Osiride Brovedani in piazzale San Giacomo a Trieste
Brovedani era un vero benefattore che ha sempre aiutato i bambini bisognosi e gli orfani nel corso della sua esistenza. Proveniva da una famiglia modesta e fu costretto a interrompere gli studi e a iniziare a lavorare per necessità. Da “galoppino tuttofare” a Il Piccolo”, a “correttore di bozze” e a “critico d’arte” nel giornale “Il lavoratore”. Grande fu il suo amore per la montagna, tanto che diceva sempre “lassù si è più che mai vicini a Dio”. Nel 1978 la sezione XXX Ottobre del C.A.I. gli ha dedicato un sentiero alpinistico di accesso al Bivacco Comici, nel gruppo del monte Sorapis. Fu anche molto aiutato dalla moglie, che lasciò l’impiego di commessa per stargli vicino e sostenerlo.In quarant’anni fece della sua piccola ditta, la Fissan, un’industria importante a livello nazionale nel campo dei prodotti per l’igiene dei bambini. Visse sempre modestamente, dedicandosi al lavoro e dedicandosi alla beneficenza. Fu anche deportato nei campi di concentramento di Auschwitz, Belsen e Buchenwald. Ritornato a casa, riprese a lavorare senza mai abbattersi di fronte alle avversità della vita”. La Fondazione è stata costituita nel 1974, per volontà della signora Bukovnik Brovedani e nel 1980 è stato realizzato il Convitto per orfani che è stato operativo fino al 2003. Numerose poi le elargizioni e le donazioni a tutt’oggi a favore di istituzioni scolastiche: il laboratorio linguistico multimediale installato al Liceo Classico “F.Petrarca” di Trieste e il contributo alla Struttura Complessa di Cardiologia dell’Azienda ospedaliera per l’acquisto di un software per la risonanza magnetica e inoltre 150 premi di studi per le scuole medie e superiori della provincia di Trieste e ulteriori 26 premi di studio e laurea per gli studenti iscritti all’Università.