CAP 34142
La via Felluga si trova nel rione di Chiadino, è lunga 440 metri e si snoda tra la via dell’Eremo e la via Marchesetti. E’ ubicata nei pressi di quello che un tempo veniva chiamato “Rione dei re”, nome attribuito in quanto zona residenziale abitata dai nobili e dai potenti di Trieste. Oggi la via ha un aspetto periferico, vi si trovano casette, in massima parte, e qualche piccola palazzina. Nel mezzo, l’omonimo campo sportivo. E’ servita dall’autobus n. 26, e nelle vicinanze, in via San Pasquale, anche dall’autobus n.11.
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CAP 34123 - Trieste
Androna (detta anche via) Baciocchi Bonaparte Elisa, seconda traversa di via del Lazzaretto Vecchio, a pochi metri dalla Rive, è una strada molto breve, a fondo cieco. Zona di grande prestigio nei tempi antichi, poi decaduta, è divenuta sede di palazzi alquanto fatiscenti che di recente sono stati restaurati. Deve il nome a Elisa Bonaparte Baciocchi, principessa di Lucca e Piombino, sorella di Napoleone Bonaparte, nata il 3 gennaio 1777 ad Aiaccio (Corsica), morta il 7 agosto 1820 a Sant’Andrea - Trieste. A sette anni fu ammessa nell’istituto reale di Saint-Cyr e vi rimase fino al 1792, quando suo fratello Napoleone la ricondusse in Corsica. Ma gli avvenimenti dell’anno successivo costrinsero tutta la famiglia Bonaparte a cercare un rifugio in Provenza. [Leggi tutto…]
CAP: 34122 - Si trova a pochi metri da piazza Goldoni, all’inizio del Corso Saba. E’ una via molto piccola e nascosta, che segue un percorso a ferro di cavallo dietro il Corso Saba. E’ consigliabile il transito solo con i mezzi a due ruote, tant’è stretta e chiusa a gomito. All’inizio dell’Ottocento, faceva parte di una zona industriale, dove ampi caseggiati erano adibiti alla concia delle pelli. Il nome Zudecche deriva dal nome dell’isola veneziana della Giudecca. Esistono numerosi riferimenti a zudecche-concerie nelle carte d’area veneta, per esempio nei Capitolari veneziani, si ordina che la concia delle pelli debba avvenire alla Giudecca e nella Mariegola dei curameri del sec. XIV tale attività è significativamente definita «arte della zuecca». In epoca moderna zoeca/zudeca ‘concia’ e zudecare, zuakare ‘conciare’ sopravvivono a Trieste e in area friulana.