falstaff testo Giovedì 25 giugno alle ore 20.30 il sipario del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi di Trieste” si alzerà su l’ultimo capolavoro verdiano: Falstaff che sarà presentato in un nuovo allestimento realizzato dalla Fondazione lirico sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari.
L’opera fino dalla prima rappresentazione nella storica serata del 9 febbraio 1893 alla Scala di Milano, ebbe un enorme successo dovuto più alla fama indiscussa dell’autore, un Verdi ottantenne, che alla presentazione della sua ultima opera. Falstaff non è un’“opera buffa”, né un dramma musicale ma è il primo esempio di commedia “lirica” veramente moderna – “che non somiglia a nessun’altra” – come disse lo stesso Verdi e che quindi non possedeva automaticamente i requisiti per soddisfare i gusti del grande pubblico in quanto fu l’élite di conoscitori e di critici musicali che fece da traino al successo dell’opera. Come a dire che, se non si fosse trattato di tributare a Verdi l’omaggio di un’ammirazione devota, l’accoglienza sarebbe potuta essere diversa. Comunque sia, quest’opera celebra con grande vitalità e vigore la fine di una stagione indimenticabile del melodramma mentre suggella l’attività artistica del grande compositore di Busseto. Falstaff è il testamento non privo di autoironia di Verdi, al termine della monumentale opera di tutta una vita, attraverso questo personaggio, che è molto di più della figura comica della farsa di Shakespeare, da cui trae ispirazione. Falstaff è figura simbolo dell’arguzia senile, profondamente autoironica, attraverso cui Verdi, con altrettanta autoironia, si congeda dal mondo.
Dalla “prima” milanese in poi il successo di Falstaff fu costante nel tempo e nei luoghi.
Al Teatro Verdi, si contano ben 15 edizioni da quando nel 1893 Trieste fu la quinta città al mondo dopo Milano, Genova, Roma e Firenze a mettere in scena l’opera. Falstaff ritorna su questo stesso palcoscenico dopo undici anni di assenza nella messa in scena di un regista per la prima volta impegnato con il Teatro Verdi di Trieste: Mariano Bauduin intensamente attivo nel campo teatrale. napoletano, è stato per vent’anni collaboratore di Roberto De Simone con il quale approfondisce gli ambiti musicologici, etno-antropologici, teatrali e letterari. E’ stato regista collaboratore e assistente musicale per moltissime produzioni. Ha insegnato storia della scenografia e della regia presso il centro di perfezionamento “Techné” e “Formart” diretto da Ruggero Cappuccio e nel 2012 ha fondato ‘Gli Alberi di Canto Teatro’, una compagnia teatrale in cui si coniugano tradizione e innovazione, musica colta e musica popolare, ricerca e conservazione della memoria. Alla resa scenografica contribuiscono con il loro apporto creativo Nicola Rubertelli per le scene, Zaira de Vincentiis per i costumi.
Fulcro della vicenda sir John Falstaff, gaudente impenitente che giganteggia in scena, sarà impersonato da Alberto Mastromarino, di cui si segnalano le interpretazioni del suo repertorio che include Scarpia, interpretato anche a Trieste nel 2013, Alfio, Tonio, Gianni Schicchi e Jago raccogliendo sempre successi e consensi. Nel personaggio protagonista si alternerà Piero Terranova.

In questa produzione Ford sarà interpretato da Domenico Balzani, Gradito ritorno sulle scene del Verdi per Eva Mei che interpreterà il ruolo di Alice Ford. Rivedremo anche il mezzosoprano Giovanna Lanza che rivestirà i panni di Mrs Quickly e il soprano Mina Yamazaki nei panni di Nannetta, figlia di Alice Ford. Completerà l’allegro quartetto delle comari, Sofia Koberidze in alternanza con Antonella Colaianni nel ruolo di Meg Page. Nel ruolo del Dr. Cajus sarà impegnato Cristiano Olivieri. Fenton, l’innamorato di Nannetta, sarà il tenore Tony Bardon. Completano il cast Luciano Leoni nel ruolo di Pistola e Gianluca Sorrentino in quello di Bardolfo. L’Orchestra e il Coro del “Verdi” preparato dal Maestro Paolo Vero e la compagnia di canto, tutti sotto la direzione del M° José Miguel Perez-Sierra, di cui si ricorda il debutto sul podio triestino per l’Occasione fa il ladro di Rossini nella passata stagione lirica del Teatro Verdi, si esibiranno il 25, 27, 28 giugno e 3, 4, 5 luglio 2015..

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