emilie blachere Sono ‘Channel4′, ‘Paris Match’, ‘Avvenire’, ‘La7′ ed ‘El Pais’ le testate vincitrici del Premio Giornalistico internazionale Marco Luchetta 2015, promosso dalla Fondazione Luchetta con la Rai: cinque reportage di stringente attualità che restituiscono uno sguardo allarmante sulle emergenze del pianeta e sulla condizione dell’infanzia nel mondo, selezionati dalla giuria presieduta dal direttore di Rai Tgr, Vincenzo Morgante.

A vincere il Premio Luchetta tv è stato il reporter inglese Jonathan Rugman per un servizio realizzato nell’agosto 2014 dall’elicottero militare che stava portando soccorso ai rifugiati  Yazidi e che aveva accolto a bordo bambini disidratati e affamati. Rugman ha vissuto in diretta e testimoniato l’attacco dei guerriglieri dell’Isis all’elicottero, e la risposta al fuoco dei militari irakeni.

Nella sezione per il miglior reportage tv il vincitore Pablo Trincia ha ripercorso per ‘AnnoUno’ su La7 la vicenda di cui a lungo si sono occupate le cronache: quella del bosniaco Ismar Mesinovic, rapitore del figlioletto Ismail condotto con sé dopo l’arruolamento nelle file dell’Isis. Pablo Trincia ha seguito le tracce del viaggio dall’Italia alla Bosnia dei jihadisti e infine in Turchia.

La corrispondente di ‘Avvenire’ Elena Molinari, dagli Stati Uniti, si è aggiudicata il Premio Luchetta nella sezione ‘quotidiani/periodici’ per l’articolo dedicato alla strage di bambini dalla pelle scura negli Usa, dove la prima causa di morte per un bambino afroamericano o latinoamericano è il proiettile di una pistola.

Alla guerra in Ucraina è invece dedicata la corrispondenza di Emilie Blachere, inviata a Donetsk per ‘Paris Match’, vincitrice del Premio Luchetta nella sezione ’stampa internazionale’. Nella speranza che i bombardamenti fossero cessati, le famiglie avevano fatto rientro in città trovandosi invece catapultati in prima linea. I bambini si sono ritrovati a dover vivere nei sotterranei senza vedere per mesi la luce del giorno.

Infine, nella sezione dedicata a Miran Hrovatin per la migliore fotografia, ha vinto lo scatto del fotografo spagnolo JM Lopez. Pubblicata su ‘El Pais’, lo scatto ritrae un gruppo di bambini somali che si divertono a usare una rampa come scivolo, attimi di gioco che affiorano nella devastazione del Paese, sfiancato da oltre vent’anni di guerra.

Con i vincitori delle cinque sezioni in gara, la Fondazione Luchetta annuncia anche il nome del ‘Premio Speciale Luchetta 2015′, che va alla giornalista Giovanna Botteri, volto fra i più noti del giornalismo italiano. Corrispondente Rai dagli Stati Uniti, Giovanna Botteri ha realizzato memorabili corrispondenze da Bagdad durante la seconda guerra del Golfo nel 2003, e come inviata speciale ha seguito alcuni dei più rilevanti avvenimenti internazionali, dal crollo dell’Unione Sovietica all’inizio dei bombardamenti su Baghdad il 20 marzo 2003.

I vincitori saranno premiati il 2 luglio al Politeama Rossetti di Trieste, in occasione della serata speciale ‘I Nostri Angeli’, condotta da Alberto Matano, ripresa e trasmessa da Rai1 sin dalla prima edizione. A scandire il conto alla rovescia sarà, dal 29 giugno ‘L.ink, Premio Luchetta Incontra’, quattro giorni di dialoghi con i protagonisti dell’informazione nel cuore di Trieste, per condividere con la città il dibattito sui temi del nostro tempo.

Nato nel ricordo dei colleghi che, per informare dalle più pericolose trincee dell’informazione, hanno rischiato e perso la propria vita, il Premio Luchetta 2015 è promosso dalla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin con la Rai ed è organizzato da Prandicom, media partner Rai Radio1 e Il Piccolo.


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