steve-kuhn-e-area-open-projectin collaborazione con Associazione Culturale Euritmica e Comune di Monfalcone

presenta


ECCELLENZE DI JAZZ E PROGRESSIVE A MONFALCONE:
STEVE KUHN TRIO E AREA OPEN PROJECT AL TEATRO COMUNALE

Steve Kuhn Trio 
mercoledì 29 aprile – ore 20.45

Area Open Project
 venerdì 15 maggio – ore 20.45


Monfalcone – Due eccellenze della musica d’oggi per il Teatro Comunale di Monfalcone, che si apre al jazz e all’avanzata ricerca sul progressive: così la stagione musicale dell’ERT Ente Regionale del Friuli Venezia Giulia approda al Comunale, che da decenni presenta una delle stagioni musicali più blasonate in regione. Mercoledì 29 aprile, alle 20.45, sul palcoscenico della città dei Cantieri sale Steve Kuhn (in trio), un’icona storica del pianoforte jazz mondiale. Venerdì 15 maggio il Comunale cambia “colore” e si tinge di elettronica e progressive con l’Area Open Project Trio, capitanato dal grande Patrizio Fariselli, immagine e simbolo della storia della musica italiana degli anni Settanta e fondatore della mitica band degli Area.

Oltre cinquant’anni di carriera e un tocco straordinariamente lirico e avvolgente, Steve Kuhn è un gigante assoluto nel panorama jazz internazionale di tutti i tempi. Dagli anni Sessanta Kuhn lavora al fianco dei più grandi interpreti della storia, da Art Farmer a Steve Swallow (con i quali collabora per decenni, a periodi alterni, fino alla meravigliosa uscita di “Wisteria” di ECM del 2012). Da sempre Kuhn, come compositore punta sulla qualità più che sulla quantità e cura all’estremo la profondità e la ricerca del suono in ogni interpretazione. Classe 1938, figlio di immigrati ungheresi, in America studia ad Harvard e suona giovanissimo con Coleman, Hawkins e Chet Baker per affiancarsi poi a Gunther Schuller, John Lewis e Bill Evans. Nei primi anni Sessanta inizia la collaborazione con l’immortale quartetto di Coltrane, e successivamente collabora a lungo con Stan Getz.
Pur avendo poche incisioni ed esperienze in piano solo, il suo “Ecstasy” rimane un’opera di valore indiscusso: registrato in tre ore, con la semplicità della sorpresa, il disco è alla stregua dei primi Jarrett, Bley o Corea. A seguire, dagli anni Ottanta, si consolida il trio con Ron Carter e Al Foster (altra compagine storica di “mostri sacri”) e prosegue fino agli anni Duemila affiancandosi a nomi come David Finck, Eddie Gomez e Buster Williams, solo per citarne alcuni. Del 2009 è Mostly Coltrane, un omaggio commovente al grande sassofonista: profondo, elegante, rispettoso.
Così la rivista internazionale Jazziz omaggia Kuhn: “Pochi altri pianisti, a prescindere dal genere, sono in grado di ricavare una gamma di suoni tanto vasta e suggestiva dal proprio strumento. Il registro inferiore di Kuhn è scuro e ricco come il cioccolato belga, e la fascia acuta ha la luce, la qualità traslucida dello champagne ghiacciato “. Oggi l’artista quasi ottantenne ancora continua la sua efficace ricerca di finezza armonica e ritmica, con un gusto inconfondibile per la bellezza e l’intimità della melodia.
Al fianco di Kuhn, per il tour che lo porta a Monfalcone una coppia di fuoriclasse: il contrabbassista Buster Williams – voluto al loro fianco da artisti come Art Blakey, Chet Baker, Chick Corea, Dexter Gordon, Count Basie; e Billy Drummond, tra i migliori batteristi sulla scena jazz internazionale, che vanta una lunga serie di collaborazioni con nomi storici del jazz quali Sonny Rollins, Pat Metheny e Joe Henderson.

Anche lo spettacolo successivo che ERT (con l’Associazione Culturale Euritmica e il Comune di Monfalcone) ha scelto per il Comunale porta con sé un importante pezzo di storia della musica. Venerdì 15 maggio, è infatti la volta di Area Open Project: un progetto legato al mitico gruppo progressive che ha segnato la musica italiana negli anni Settanta, e che prosegue l’esperienza del Reunion Tour che tra il 2010 e il 2014 ha annoverato numerosi concerti in tutta Italia, Europa, USA e Giappone.
Open Project per la band significa più spazio alla creatività, all’esecuzione di nuovi brani e alla frequentazione di un repertorio insolito, ma non per questo meno esaltante (tra tutti il mitico “Chernobyl 7991″ del 1997. Niente paura … comunque non mancheranno i “classici” che legano all’immaginario collettivo tutti i lavori più eseguiti della band!
Open Project significa anche apertura a musicisti nuovi, ospiti speciali e collaborazioni stabili. A partire dalla partecipazione di Marco Micheli al basso elettrico (uno dei più quotati bassisti d’oggi, che ha collaborato, tra i tanti, con Lee Konitz, Kenny Weeler, Chet Baker, Mitchel Forman, Tony Scott, John Taylor). Saldamente alle tastiere, più sintetiche che mai, troviamo Patrizio Fariselli, anima creativa per antonomasia degli Area sin dall’inizio e musicista in continua, sincera e autentica ricerca; e con loro Walter Paoli, batterista degli AREA dall’inizio del Reunion Tour (e già con Kenny Wheeler, Benny Golson, Steve Turrè) è pronto a stupire con groove e poliritmi infernali.
Si apre quindi una nuova fase creativa per gli AREA, un’evoluzione rispetto all’esperienza degli ultimi anni, sempre in linea e coerente con la propria identità musicale di laboratorio artistico e umano, culturale e politico.

Info al sito www.ertfvg.it prevendite in Teatro (0481.494664) fino al 23 aprile (martedì-sabato 17-19), il 28 e 29 aprile, l’8 e 9 maggio e il 14 e 15 maggio (orario 17-19). Online su www.pointticket.it


jazz, Monfalcone, Teatro Comunale di Monfalcone, Associazione Culturale Euritmica