porto vecchio Riceviamo il seguente comunicato, che riportiamo per intero:

La “vicenda Incalza” ha toccato anche il nostro Porto: è la seconda volta in pochi anni che il nostro scalo sembra trovarsi al centro di situazioni poco chiare. Provo a mettermi nei panni di un cittadino: dopo questo ennesimo scandalo – soltanto l’ultimo di una lunga serie – come avere fiducia di una classe dirigente che troppo spesso si è dimostrata incapace di combattere la piaga della corruzione?

Ho posto l’accento più volte sulle contraddizioni che hanno caratterizzato la precedente gestione dell’Autorità Portuale: questa inchiesta, purtroppo, rischia di confermare che alcune mie perplessità avevano un fondamento.

È una magra consolazione e non voglio davvero vestire i panni del giustizialista: sarà la magistratura ad accertare eventuali colpe e colpevoli.

Mi interessa, però, fare tutto ciò che è necessario per dare un taglio netto con il passato ed evitare che situazioni del genere continuino a ripetersi: per evitare ruberie, situazioni non chiare o favori agli amici degli amici, più trasparenza e controlli preventivi su tutti gli iter che riguardano opere pubbliche di questa città.

Ecco perché su Porto Vecchio – probabilmente la più grande opera di riqualificazione urbana che Trieste abbia mai visto nella sua storia – siamo determinati a seguire delle procedure talmente rigorose da non essere mai state implementate in passato: non solo ho chiesto personalmente, fin da subito, al Presidente dell’Agenzia Anticorruzione Cantone di vigilare sull’area ma abbiamo immaginato anche strumenti di collaborazione preventiva - da inserire nello statuto costitutivo del soggetto pubblico che avrà il compito di gestire il processo di riqualificazione dell’area - innovativi ed efficaci.

Un “cane da guardia” vigile e attento su tutti gli appalti e i processi decisionali credo sia il miglior deterrente per chiunque abbia in animo di provare a sfruttare Porto Vecchio per giochi poco limpidi e il miglior biglietto da visita di una classe politica che ha scelto di combattere seriamente, e non soltanto a parole, quella piaga della corruzione che, purtroppo, nel recente passato, troppo spesso ha toccato anche il nostro territorio.

Abbiamo l’ambizione di realizzare un’opera di portata storica per Trieste e di immaginare una struttura amministrativa che sia davvero una best practice capace di garantire efficacia, trasparenza e rapidità. Così come 40 anni fa la nostra regione è diventata un punto di rifermento per la gestione del terremoto, vogliamo che tra 15 anni si possa studiare il “caso Porto Vecchio” come esperienza moderna e innovativa anche in campo di buona amministrazione, capace di garantire controllo delle procedure e partecipazione dei cittadini ma al tempo stesso tempi più celeri di quelli cui spesso la burocrazia ci ha purtroppo abituati.

Sen. Francesco Russo


comunicati, Francesco Russo, piattaforma logistica, Porto vecchio