ARCHITETTURA, CULTURA E POLITICA
dialoghi fra discipline a Stazione Rogers
2014/2015
incontri, esposizioni, audiovisivi, dibattiti
domenica 25 gennaio, ore 11
Serena Maffioletti
DIRE L’INDICIBILE
I Memoriali alle vittime della deportazione
mostra fotografica
MEMORIALI /DISEGNI dal LAGER DI GUSEN
di Lodovico Barbiano di Belgiojoso (BBPR)
a seguire letture da
NOTTE e NEBBIA, racconto di Gusen
NON MI AVRETE
BBPR è l’acronimo che indica il gruppo di architetti italiani, appena laureati al Politecnico di Milano, costituitosi nel1932:
Gianluigi Banfi (Milano 1910 – Gusen 1945)
Lodovico B arbiano di Belgiojoso (Milano 1909 – Milano 2004)
Enrico Peressutti (Pinzano al Tagliamento 1908 – Milano 1976)
Ernesto Nathan Rogers (Trieste 1909 – Gardone Riviera 1969)
In un primo tempo, al pari di altri, i BBPR ritengono di poter sostenere lo scontro tra razionalisti e tradizionalisti per la libertà di nuovi linguaggi e il trionfo dell’architettura moderna all’interno del fascismo, ma ben presto (nel1938 sono introdotte le leggi razziali) aderiscono ai valori della Resistenza.
Le vicissitudini conseguenti e la guerra portano Rogers a fuggire in Svizzera; Banfi, deportato, a morire di stenti nell’infermeria di Gusen il 10 aprile 1945 qualche settimana prima dell’arrivo delle truppe americane; Belgiojoso, deportato anch’egli a Mauthausen-Gusen, riesce a sopravvivere alla prigionia del campo e a far itorno in Italia nel maggio 1945; Peressutti è chiamato a combattere in Russia.
La dolorosa vicenda deilo studio BB PR si suggella dopo la fine del conflitto con un’opera limpida e asciutta, il Monumento al Cimitero monumentale di Milano, monumento ai morti nei lager tedeschi, del 1946.
Della vasta attività progettuale e teorica del gruppo riconosciuta a livello internazionale, testimoniamo a Stazione Rogers esclusivamente quella riguardante i Monumenti-memoriali delle vittime della deportazione curati in particolare da Belgioiojoso:
Memoriale a Mauthausen-Gusen (1967)
Museo monumento al deportato politico e razziale nei campi di sterminio nazisti nel castello di Carpi (1973)
Memoriale italiano ad Auschwitz (1979)
Memoriale in ricordo delle donne deportate a Ravensbruck (1982)
Recupero dell’ex-campo di concentramento di Fossoli a museo nazionale in perenne ricordo delle vittime dei campi di concentramento nazisti (1989)
Monumento ai deportati di Mauthausen a Milano Sesto San Giovanni (1996)
Lodovico Barbiano di Belgioiojoso oltre a Notte e Nebbia, racconto di Gusen (1996), scrisse nel 1999 Frammenti di una vita e raccolse le sue poesie nei due volumi Non mi avrete (1986) e Come niente fosse (1992).
Partner l’Università degli Studi di Trieste, Workshop di Teoria della progettazione A.A. 2014/15 nel Corso di Laurea in Architettura, sede di Gorizia
Nella foto: Lodovico Barbiano di Belgiojoso (BBPR), Memoriale italiano nel campo di Auschwitz (1979). Foto di Serena Maffioletti