Da quando la Provincia Autonoma di Trento ha deciso che l’orso è dannoso, sono iniziati i guai.
Il progetto “Life Ursus” viene così trasformato e snaturato, diventando “Kill the bear – Uccidi l’orso”. Qualcuno ha chiesto agli appositi organismi europei, finanziatori del progetto, se approvano. Ovviamente non hanno approvato.
La decisione dell’assessore alla caccia trentino, avallata da tutta la giunta che la fa propria deliberando, è stata immediatamente giudicata come insensata, volgare e sciagurata, non solo dalle associazioni ambientaliste, ma anche dai comuni cittadini. Gli echi sono arrivati, naturalmente, anche nel Veneto e nel Friuli Venezia Giulia, perché come accade in casi simili, le colonie di orsi si spostano loro malgrado verso est.
E’ stata quindi inventata una nuova tipologia di orso da parte della giunta della Provincia Autonoma di Trento: “Orso Assassino”
Non esistono “orsi deviati”, “orsi serial killer”, “orsi collezionisti di ossa”, come sostiene l’assessore che evidentemente ha guardato troppi telefilm. Esistono invece, umani deviati che pensano di rimediare a ogni difficoltà, vera o presunta, mettendo mano alla doppietta.
La pericolosità di un orso è determinata invece dai comportamenti scorretti di umani poco informati e malintenzionati.
E’ necessario quindi che la delibera della giunta della Provincia Autonoma di Trento sia revocata. Il compito della Provincia è quello di gestire la presenza dell’orso in trentino, ma nei compiti di gestione non è contemplata l’uccisione! E questo serva come monito anche alle province della nostra regione.
La Provincia invece deve:
- Favorire il rafforzamento della popolazione di orsi presenti sul territorio.
- Risarcire gli eventuali danni che erano già preventivati.
- Educare la popolazione sulla necessità della presenza dell’orso e sui comportamenti da adottare per una pacifica e naturale convivenza.
- Informare gli operatori economici: allevatori, gestori di strutture ricettive, malgari e quant’altro su come prevenire i danni da orso, fornendo gli adeguati strumenti.
La Provincia non deve e non può favorire la persecuzione degli orsi. Non può dare il via libera ai cacciatori anche contro gli orsi. Questo, infatti, come già ipotizzato, sembra il vero scopo della delibera che appare come il primo passo concreto verso l’autorizzazione alla caccia all’orso.
La LAC (Lega Abolizione Caccia) chiede la revoca, della delibera di uccisione, alla Giunta della Provincia Autonoma di Trento e che, finalmente, assolva concretamente ai suoi doveri di tutela dell’orso.
Chiede inoltre che la Giunta della Provincia Autonoma di Trento apra un tavolo di confronto con LAC e le altre associazioni che vorranno prendervi parte per concordare le iniziative più opportune per rafforzare la presenza dell’orso in Trentino.