dario arkel Il saggista genovese Dario Arkel, docente di Pedagogia Sociale, è ospite di Lettere Mediterranee con il suo nuovo libro “Il pianeta condiviso”.
Un’apologia della decrescita e della condivisione per una buona qualità della sopravvivenza, viste con gli occhi di un bambino
sabato 19 luglio h. 21.00 Monfalcone, Piazza Falcone e Borsellino
conduce Fabio Turchini - ingresso libero

“Lettere Mediterranee”, letteratura e pensiero al Capo Nord del Mediterraneo, raccoglie sempre più consensi e una vasta partecipazione di pubblico, come in occasione dell’incontro di mercoledì 16 con il filosofo Umberto Galimberti, che ha sbalordito la nutrita platea con le sue lucide argomentazioni sulla deriva della civiltà occidentale, dialogando con l’intellettuale Fabio Turchini e con gli spettatori, che hanno posto diverse domande al professore lombardo.
Un altro docente universitario, il genovese Dario Arkel, è in arrivo sabato 19 (ore 21.00 - ingresso libero) a Monfalcone, per presentare il suo ultimo libro “Il pianeta condiviso - per una pedagogia della condivisione” (ATì editore). Gli incontri serali, realizzati con la collaborazione della libreria Ubik Rinascita di Monfalcone, e arricchiti con una degustazione di vini, proposta dall’Azienda Agricola La Ferula di Staranzano, si svolgono nella piazzetta del centro monfalconese dedicata ai magistrati Falcone e Borsellino, un sito ricco di storia, che porta ancora le tracce dell’impianto medievale della città murata, dove i nomi più interessanti dell’intellighenzia italiana già da otto anni si confrontano e portano il loro prezioso contributo alla conoscenza grazie all’Associazione Cultrale Onde Mediterranee.
Il libro del professor Arkel, “Il pianeta condiviso” - come spiega la storica Rossella Bottini Treves – “è l’elaborazione di un percorso originale tra Natura e Storia, tra Economia (avere) e Etica (essere), tra il vivere e il morire: un saggio sulle posizioni estreme del comportamento e della condotta umana e dei principi ispiratori per una rifondazione del rapporto bambino-persona-pianeta (dalla decrescita felice alla filosofia della condivisione).”
L’autore ci stupisce con la sua riflessione alternativa e provocatoria, in un saggio liricamente aperto alla possibilità del vivere consapevolmente, indagando concretamente le tematiche della decrescita con precisione e concretezza. Arkel ci propone la sua profonda visione che mette a confronto la felicità “di chi possiede poco ma molto dell’essere e di chi possiede l’avere ma poco o nulla dell’essere”.
Un’etica della sottrazione e insieme un viaggio di ricerca in noi stessi attraverso l’altro, concetti essenziali come quelli della condivisione e del tempo, visti con gli occhi di un bambino, non ancora “contaminato” dalla frenesia del vivere e dalla fretta. La locuzione latina “féstina lente” (affrettatti lentamente) rivisitata e riscoperta per dare una chiave di lettura nuova, contestualizzata alla nostra epoca, accostando due termini apparentemente antitetici: velocità e lentezza, per rompere il rapporto con il tempo, rovesciandone il valore.
E lunedì 21 luglio, arriva a Monfalcone Casa Zoran, conversazione con il regista Matteo Oleotto: gli strampalati e teneri personaggi, i racconti, le musiche di uno dei film (tutto del nostro territorio, girato e prodotto tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia!!) più amati e celebrati dell’ultimo anno: “Zoran, il mio nipote scemo”, prodotto da Staragara, Transmedia, Arch Production Transmedia e distribuito da Tucker Film, e ora divenuto anche un libro, scritto da Gianmatteo Pellizzari.


Dario Arkel, incontri, presentazione, Monfalcone