Confindustria Trieste è favorevole alla proposta lanciata dal Vicepresidente della Giunta Regionale Sergio Bolzonello di porre le basi per la creazione di un polo unico regionale che aggreghi le competenze dei parchi scientifici e tecnologici.
“Il punto di vista delle imprese su progetti di aggregazione e di integrazione che aiutino a intensificare i rapporti di della conoscenza da Università e Centri di Ricerca alle imprese non può che essere positivo – afferma Sergio Razeto, Presidente di Confindustria Trieste – La nostra Regione vanta risultati di eccellenza nel Regional Innovation Scoreboard 2014, il Rapporto che mette a confronto le performance di 190 regioni dell’Unione Europea. Risultati che sono stati conquistati anche con la crescita delle infrastrutture pubbliche di ricerca, preziosa per il territorio con cui sono già in atto molte interazioni positive”.
“Ora il sistema regionale è chiamato a rafforzarsi per essere più competitivo non a livello di area centro europea ma a livello globale – prosegue Razeto - Partiamo da un gradino alto rispetto ad altre regioni ma dobbiamo saper evolvere, rafforzarci, agire come un interlocutore unico, come avviene in altri poli dell’innovazione sparsi nel mondo. Questo renderà le nostre imprese più competitive e il territorio più attrattivo”.
Maurizio Prete, Coordinatore della Commissione Innovazione di Confindustria Trieste, concorda nell’analisi e aggiunge: “Individuare i centri di eccellenza e poi aggregare e specializzare. Questo a nostro avviso il percorso da intraprendere, ascoltando più i “clienti” della ricerca che gli “esperti” della ricerca. Oggi sono presenti sul territorio regionale 2 Parchi Scientifici e Tecnologici, 2 Poli tecnologici, 3 Università e oltre 40 tra Centri ed Istituti Pubblici di Ricerca. Giustamente il Vicepresidente Bolzonello ha richiamato ad un profondo ripensamento di questo sistema con il coordinamento di un unico soggetto che si ponga anche quale soggetto in grado di monitorare la domanda e di suggerire indirizzi alla Regione”.
“L’auspicio – conclude Razeto – è che il processo di aggregazione prenda avvio e si concluda in tempi rapidi, aumenti le sinergie mettendo a fattor comune i servizi e le eccellenze, evitando sovrapposizioni ed avviando un processo di contrazione dei costi a favore della ricerca e del trasferimento tecnologico. É altresì importante che Confindustria, che da parecchi anni sta chiedendo una razionalizzazione del sistema dei centri di ricerca pubblici e dei parchi scientifici é industria e ricerca possano trovare nuovi e sempre più proficui ambiti di collaborazione, sia ascoltata e messa nelle condizioni di fornire le indicazioni provenienti dal sistema delle imprese”.