In occasione della bella stagione, specialmente da agosto a settembre, si riapre la “caccia” ai funghi nel Carso triestino e, come tutti gli anni, sono molti gli appassionati che si avventurano all’interno dei boschi, spesso incorrendo in spiacevoli episodi, quali malori, persone disperse, ferite o addirittura morte.
Al fine di evitare simili incidenti, il Corpo forestale dello Stato fornisce alcuni consigli utili agli amanti di questa attività.
1. Documentarsi sull’itinerario e scegliere i percorsi adatti alle proprie abilità fisiche e psichiche;
2. Comunicare i propri spostamenti prima di intraprendere l’escursione;
3. Evitare di inoltrarsi da soli nel bosco, la presenza di un compagno è garanzia di un primo soccorso;
4. Consultare, prima della partenza, i bollettini meteorologici e osservare costantemente sul posto l’evoluzione delle condizioni atmosferiche. In caso di mal tempo non sostare in prossimità di alberi, pietre ed oggetti acuminati perché potrebbero attirare fulmini;
5. Scegliere l’abbigliamento e l’attrezzatura adatta all’impegno e alla lunghezza dell’escursione: si consigliano calzature da trekking, cellulare, lampada e coltello;
6. Se non si è certi della commestibilità del proprio raccolto, effettuare un controllo presso gli Ispettorati Micologici o l’Azienda Sanitaria Locale;
7. Il raccolto giornaliero non deve superare i tre chili per persona;
8. Non utilizzare rastrelli o uncini che possano danneggiare il micelio;
9. Pulire immediatamente il fungo dai residui di rami, foglie e terriccio per garantire la sua integrità;
10. I funghi raccolti devono essere trasportati in contenitori rigidi ed areati. L’utilizzo di sacchetti di plastica non permette infatti la diffusione delle spore fungine nel bosco. La mancanza di areazione causa il deterioramento del prodotto;
11. In caso di necessità contattare il 1515, numero di Emergenza Ambientale del Corpo Forestale dello Stato.
A Trieste è compito della Provincia fornire le necessarie autorizzazioni. Come fare?
Requisiti richiesti
Per ottenere il tesserino è necessario superare presso l’Amministrazione provinciale un colloquio davanti ad apposita commissione.
Per prima cosa dovere scaricare il MODULO per la richiesta del colloquio
Il richiedente deve presentare la domanda in carta legale (marca da bollo vigente) per sostenere il colloquio previsto dalla normativa vigente. E’ necessario allegare la fotocopia di un documento d’identità.
La domanda va indirizzata alla Provincia di Trieste, Piazza Vittorio Veneto, 4 - 34132 Trieste.
L’autorizzazione alla raccolta ha validità permanente e consente la raccolta dei funghi su tutto il territorio regionale limitatamente alla zona del territorio a favore della quale è stato versato il corrispondente corrispettivo annuale.
Limiti quantitativi di raccolta
È consentito raccogliere non più di 3 Kg di funghi al giorno. Tale limite può essere superato se il raccolto è costituito da un unico esemplare o da un solo cespo di funghi concresciuti.
Divieti di raccolta
- È vietata la raccolta dell’Amanita cesarea allo stato di ovulo chiuso;
- è vietata la raccolta di esemplari appartenenti al gruppo del Boletus edulis (B. edulis, pinophilus, aestivalis ed aereus) quando il diametro del cappello sia inferiore a 3 cm.
Modalità di raccolta
- La ricerca dei funghi non è consentita durante le ore notturne (da un’ora dopo il tramonto ad un’o ra prima della levata del sole);
- è vietato l’uso di rastrelli, uncini o altri mezzi che possono danneggiare lo stato umifero del terreno, il micelio fungino o l’apparato radicale della vegetazione;
- è vietata la distruzione volontaria dei funghi di qualsiasi specie;
- è vietato, nella raccolta, danneggiare il micelio sottostante;
- i funghi raccolti vanno puliti sommariamente e riposti in contenitori rigidi ed aerati. È vietato l’uso di borse di plastica.