“Festa della Musica”
Tutta Europa festeggia il solstizio d’estate inneggiando alla Musica.
Anche Corso del Popolo a Monfalcone partecipa ai festeggiamenti con una serata musicale d’ampio respiro.
Sabato 21 giugno il Corso, cuore storico della città dei Cantieri, tra le 18 e le 24, è animato da quattro band – fra pop, jazz e musica improvvisata – che in comune hanno la grande qualità e la gioia di suonare insieme.
Musica no stop per condividere l’arte, la bellezza e la vita cittadina.
L’evento si svolge in grazie alla preziosa collaborazione di CAM ArteMusica e con il patrocinio del Comune di Monfalcone
Corso del Popolo in festa, il prossimo sabato 21 giugno, accanto al progetto “Ri-generation” proposto in piazza della Repubblica: in collaborazione con Cam ArteMusica (che ha contribuito con il suo prezioso aiuto a rendere possibile la manifestazione, patrocinata dal Comune di Monfalcone) la centralissima via cittadina, fulcro storico della città dei Cantieri si anima grazie alla volontà di Il Carso in Corso, Caffè Corso, Sei come Sei e Osteria Hirschen che insieme hanno deciso di dedicare alla città una grande festa, condividendo la tradizione europea del solstizio d’estate inneggiando alla Musica.
Il lungo palinsesto (tutto rigorosamente a ingresso libero e gratuito) inizia poco dopo le 18 (la strada è per l’occasione chiusa al traffico) con Baggi & the Wonderband che per primi sfruttano il palco, allestito in fondo alla via, per una performance super energetica: una giovane band nata meno di dieci anni or sono nell’area isontina, e ormai ben nota a tutti i giovani della regione. Ironia, grande impatto, la grinta della giovane età rendono la band irresistibile: i miti musicali presi a modello (tra i più disparati, dai Queen ai Beatles) regalano freschezza e temperamento alle interpretazioni dei giovani musicisti, che si destreggiano tra pop, rock e R&B.
Alle 20.30 la festa si sposta all’interno, nei locali de Il Carso in Corso: qui la musica si combina con pietanze “a tema”, e propone il Kindu Quartet (Gian Agresti, sax alto; Mimo Cogliandro, sax baritono; Nello Dapont, batteria; Carlo Franceschinis, contrabbasso), alle prese con capisaldi assoluti della storia musicale internazionale come Archie Shepp, Dollar Brand, Art Ensemble of Chicago, John Zorn, Aldo Romano. Il nome del quartetto si identifica con la città natale di uno dei suoi componenti, il batterista Dapont, di caratura assoluta che ha studiato con Jones e Clarke (due veri guru del jazz) ed ha suonato con Bonafede, Trovesi, Fasoli, Urbani, Basso, Maier e molti altri. Con lui il friulano Carlo Franceschinis che sorprende per le doti improvvisative; e Mimmo Cogliandro e Gian Agresti, musicisti ben conosciuti nel panorama jazzistico regionale.
Si torna sul palcoscenico esterno con dei giovani d’eccellenza, alle 21.30, quando si esibisce l’Ensemble ORCHESTRA LABORATORIO 2.0, felice emanazione della Scuola di Jazz del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste. Formato da Giovanni Maier (insegnante della scuola jazz) l’ensemble nasce per approfondire le modalità di composizione, arrangiamento ed esecuzione all’interno di un gruppo di medio organico, nel quale ogni musicista si mette in gioco, contribuendo con la propria personalità alla creazione di un suono collettivo e nuovo. Il repertorio è interamente dedicato al grande pianista afroamericano Thelonious Monk, arrangiato proprio dagli stessi studenti. Un esperimento coraggioso e lungimirante che ha ripreso in modo trasversale alcuni classici del jazz intersecandoli con altri linguaggi musicali (il pop, il rock, la musica etnica, la musica contemporanea ecc.), sempre nel rispetto della tradizione afro-americana.
Punta di diamante della festa è l’EXP Quartet, che chiude l’evento sempre sul palco all’aperto alle 22.30 circa: Mirko Cisilino alla tromba, Clarissa Durizzotto al clarinetto, Giovanni Maier al contrabbasso e
Marco D’Orlando alla batteria sono quattro fuoriclasse, visionari e virtuosi dei propri strumenti. Radunati da Giovanni Maier, gli artisti propongono brani originali dove l’improvvisazione è fortemente caratterizzata dal dialogo fra gli strumenti. Un viaggio musicale tra melodie, suoni e flussi di coscienza dove quattro generazioni di musicisti si incontrano. Cisilino, classe 1986, è un trombettista tra i più originali della scena del nord Italia, con un interessante percorso internazionale e un grande temperamento. Tra le recenti esperienze la partecipazione ai Fearless Five di U.T. Gandhi. La Durizzotto è una musicista carnale, appassionata e allo stesso tempo lucidissima: ha suonato con i migliori solisti del nordest e ha al suo attivo molte incisioni discografiche e alcune collaborazioni internazionali. Maier è contrabbassista di fama mondiale, prolifico di progetti e incisioni e pluripremiato in Italia e all’estero. Ha suonato, tra i molti altri, con Cecil Taylor, Anthony Braxton, Franco D’Andrea, Tim Berne, Massimo Urbani, Richard Galliano. Il diciannovenne D’Orlando, musicista udinese, si avvicina giovanissimo alla batteria, studia con
Emanuel Donadelli e partecipa poi ad alcuni seminari; si è anche specializzato con Lugli in percussioni africane.
FOTO Luca d’Agostino