Trieste di nuovo protagonista del digitale. Dopo l’evento State of The Net che ha riscosso un successo clamoroso, arrivano gli esperti sulla sanità digitale da tutta l’Europa per portare sul tavolo i temi caldi della nuova rivoluzione sanitaria.
La discussione avverrà venerdì 20 giugno all’Hotel Savoia Excelsior Palace (inizio dei lavori ore 9.30), che sarà introdotto dalla presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani con conclusioni affidate (ore 17.00) all’assessore alla Salute Maria Sandra Telesca.
L’organizzazione della salute pubblica è infatti destinata a cambiare, anche in Italia, per diventare sempre più “digitalizzata”. Ci troveremo di fronte ad una vera e propria rivoluzione che porterà ad avere una sanità più informatizzata e per questo più “a misura di cittadino”, più vicina alle sue esigenze di salute e più puntuale nelle risposte di cura. Ma sarà davvero possibile? Alcune regioni “virtuose” hanno già mosso i primi passi verso una “salute connessa”.
In Europa esistono modelli che possono aiutarci a scegliere la strada più appropriata alle nostre esigenze di cura, e proprio in questo nuovo confronto a Trieste l’esperienza del fascicolo sanitario elettronico svedese e danese sarà uno dei temi di interesse. È ormai accettata da tutti la necessità di passare da una medicina di attesa ad una medicina di iniziativa: un sistema integrato tra il Medico di medicina generale e gli altri operatori della nuova “medicina di famiglia” - con il supporto dell’informatica, adatto alle patologie croniche, capace di individuare i pazienti a rischio, con controlli mirati.
Oggi nel linguaggio medico sentiamo parole nuove come “fascicolo sanitario elettronico” (cartella clinica che contiene eventi, esami e visite registrati fin dalla nascita del paziente affinché sia assistito nel migliore dei modi); “agenda digitale” e “ricetta elettronica” (che comporta risparmio di carta, impossibilità di frodi, minore inquinamento, controllo diretto della spesa e dell’appropriatezza e abbattimento dei costi dei controlli obbligatori per legge) permettendo al paziente di passare direttamente in farmacia a ritirare i farmaci.
Insomma, nella sanità pubblica è in corso una trasformazione che corre sul filo della digitalizzazione, della tecnologia e dell’evoluzione informatica: innovazioni che renderanno il sistema salute più efficiente ed in grado di superare barriere, come quelle di chi fa fatica a raggiungere il posto di cura. Basti pensare alla telemedicina ospedaliera che accorcia i tempi di cura del paziente dal letto di casa, oppure alle immagini digitalizzate che mettono in comunicazione il paziente con radiologie di ospedali differenti.
Questa rivoluzione sanitaria renderà anche necessario rivedere alcuni concetti fondamentali come la privacy del cittadino-paziente e la protezione dei dati sensibili. L’Italia ha un nuovo compito. E deve fare in fretta per essere al passo con l’Europa.
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