Dopo il grande concerto del 2012, tornano a Trieste i leggendari House of Lords, che suoneranno sabato 5 aprile al Macaki presentando il nuovo album “Precious Metal”, in uscita a febbraio per Frontiers Records. La band californiana, nata dalle ceneri dei più “leggeri” Giuffria grazie alla geniale intuizione di Gene Simmons (bassista dei Kiss, occorre dirlo?) che li scritturò sotto la sua Simmons Records, è senza dubbio una delle più note ed imporanti del panorama melodic rock. L’evento è promosso da Trieste is rock ad aprire la serata ci saranno i Sweet Lorraine, Tribute Band Internazionale degli Uriah Heep capitanata dal tastierista triestino Alex Falcone, e gli scozzesi Estrella, band di apertura ufficiale per il tour degli House Of Lords.
HOUSE OF LORDS
la band nata dalle ceneri dei più “leggeri” Giuffria, grazie alla geniale intuizione di Gene Simmons (bassista dei Kiss, occorre dirlo?) che cambiò il nome della “Monumental Band” al moniker attuale e li scritturò sotto la sua etichetta, la Simmons Records. La pubblicazione dell’omonimo debut “House of Lords” (1988) fu un successo di critica e di pubblico e permise loro di suonare in tour con bands del calibro di Cheap Trick, Ozzy Osbourne e Scorpions. Il loro hit single “I Wanna Be Loved” fu incluso tra i video clips di successo nelle rotazioni di MTV. Ancor più fortunato fu il sequel, “Sahara “(1990) con Doug Aldrich alle chitarre (Dio e Whitesnake) ed un parterre di coristi d’eccezione quali Mike Tramp (White Lion), Ron Keel, Robin Zander (Cheap Trick). Il singolo “Can’t Find My Way Home” fu tra i più gettonati e richiesti nelle Radio di mezzo mondo, il video “Remember My Name” arrivò al #2 delle preferenze su MTV USA. Nonostante la presenza di un altro artista prestigioso,Tommy Aldridge alla batteria (Whitesnake), la loro terza fatica “Demons Down” (1992) fece da preludio al doloroso scioglimento della band (1993) in pieno periodo grunge, principale causa della crisi discografica che coinvolse quasi tutte le bands hair metal e hard rock del periodo.
Si fece attendere fino al nuovo millennio l’annuncio della loro agognata reunion (2002) con l’album “The Power and the Myth”, primo episodio sotto la prestigiosa etichetta italiana “Frontiers Records”. L’album, pubblicato nel 2004, vide la sostituzione del tastierista Gregg Giuffria con un altro keyboardist di fama internazionale : Derek Sherinian (poi nei Dream Theater e Yngwie Malmsteen). Dopo un’intensa attività live (ospiti a festival internazionali quali “Firefest” e “United Forces Of Rock”, tra gli altri), dimostrazione pratica dell’immenso valore di James & compagni, ed alcuni proggetti solisti (anche in veste di produttore) del vocalist stesso, è l’album “World Upside Down” (2006) a ricatapultare gli House of Lords agli onori della critica internazionale. Cosa solo parzialmente riuscita nei successivi lavori “Come to My Kingdom” (2008) e “Cartesian Dreams” (2009) che dimostrano tuttavia l’intensa produttività del combo californiano. A fine Settembre 2011 è uscito “Big Money”, a detta del singer “Il miglior album di sempre!”.