Le due nuove gru - le più grandi dell’Adriatico – in servizio al Molo VII del Porto di Trieste, sono destinate ad operare su navi che trasportano fino a 20 file di contenitori in larghezza e quindi con capacità di oltre 13/14.000 teu. Questi “giganti dei mari“ potranno essere serviti anche grazie alla disponibilità dei fondali naturali da 18 metri che caratterizzano lo scalo del Friuli Venezia Giulia che, con questa novità, entra a far parte della ridottissima schiera di porti nazionali in grado di servire questa tipologia di navi. A testimonianza di ciò, è da segnalare l’inclusione di Trieste, unico porto dell’Adriatico, tra i pochissimi porti italiani scelti quale scalo dal costituito Consorzio P3 (Maersk, Msc e Cma-Cgm, le tre maggiori Compagnie di Navigazione a livello mondiale) per le linee transoceaniche.
Entro due anni, inoltre, al Molo VII è prevista la messa in opera di ulteriori due gru, con capacità geometrica da 22 file di contenitori in larghezza e 9 file di contenitori in altezza le quali, unite ai lavori di potenziamento della banchina e ad un ampliato layout del terminal, consentiranno allo stesso di movimentare fino ad 1.200.000 teu su base annua .
Grazie al pescaggio naturale lungo banchina più profondo del Mediterraneo (18 metri), nel corso degli ultimi anni TMT ha rivoluzionato la gestione del terminal container di Trieste, investendo fortemente in risorse umane (sono più di 160 i dipendenti diretti) ed attrezzature, garantendo alle Compagnie di Navigazione l’operatività del terminal per 362 giorni l’anno, 24 ore su 24.
Per fondali, posizione geografica, vocazione storica, economica e culturale, infatti, Trieste è la porta più naturale ed economica per le penetrazione dei traffici verso l’Austria, la Germania del Sud, l’Ungheria, la Repubblica Ceca e la Slovacchia. Il terminal TMT, inoltre, si trova in uno dei Punti Franchi del Porto di Trieste, il che garantisce alla merce ed agli operatori condizioni speciali per le operazioni di sbarco/imbarco, sdoganamento, magazzinaggi e pagamento posticipato di Iva e dazi.
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