vladimir putin enrico letta Grandi preparativi a Trieste in vista del vertice tra Enrico Letta e Vladimir Putin che si svolgerà martedì prossimo. Uomini della sicurezza russa sono a Trieste già da ieri per valutare e predisporre insieme alle forze dell’ordine italiane tutte le misure necessarie allo svolgimento del vertice. Strade chiuse, divieti e residenti costretti a procurarsi un pass per poter rientrare a casa, rientrano tra le misure di sicurezza già predisposte.
Sono circa 300 i pass rilasciati dalla Questura, sia a residenti che a personale degli uffici che vivono e lavorano all’interno della zona destinata al vertice, che ovviamente è interdetta. Anche i clienti dei vari alberghi della zona preclusa, quella intorno a piazza Unità, dovranno essere muniti di una lettera timbrata dall’hotel che rechi il periodo di permanenza.
Ambedue le nutrite delegazioni, sia quella russa sia quella italiana, arriveranno e ripartiranno in giornata dall’aeroporto di Ronchi dei Legionari (Gorizia). Non ci sarà nessun pernottamento a Trieste. Probabile che Putin e Letta pranzino in Prefettura, palazzo che si affaccia su piazza Unità, quindi nella zona chiusa. L’apparato di controllo capillare della zona recintata - bonifica tombini, bidoni della spazzatura, etc. - scatterà a partire da lunedì. Durante il vertice, conferma all’Adnkronos la Questura, saranno impiegati centinaia di uomini delle forze dell’ordine, ai quali si aggiungeranno quelli della sicurezza russa. (adnkronos)
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