Fare pipì per strada si può. Almeno se “il bisogno è impellente”. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, dando ragione ad un impiegato che era stato fermato di notte mentre orinava sulla pubblica via, nel gennaio del 2009.
L’uomo, 55 anni, era stato inizialmente condannato a 200 euro di multa per atti contrari alla pubblica decenza. Ai carabinieri che lo avevano sorpreso mentre faceva i propri bisogni in una stradina di Lamon, in provincia di Belluno, l’uomo aveva detto di non aver potuto fare pipì in nessuna toilette perché tutti i ristoranti in cui aveva tentato glielo avevano negato.
I carabinieri lo avevano comunque condannato alla multa. Adesso, quattro anni dopo i fatti, la Suprema Corte lo ha assolto. (da blitzquotidiano.it)
lordare, bene pubblico, Cassazione