Trieste 19 ottobre 2013 - Nella provincia di Trieste, la percentuale di residenti over 65 supera il 28%. Questa proporzione, fra le più alte d’Italia, configura oggi lo scenario che l’Istat prevede per l’Italia per il 2030, ed è destinata ad aumentare nei prossimi anni. Tale contesto, contrassegnato da importanti carichi assistenziali e costi diretti e indiretti, ha indotto l’Ass1 ‘’Triestina'’ e i Comuni della provincia di Trieste ad aderire, nel 2012, al Sistema di Sorveglianza Nazionale della popolazione ultra 64enne denominato ‘Passi d’Argento’, per raccogliere informazioni utili per realizzare scelte di politiche socio-sanitarie che accompagnino a un buon invecchiamento.
La sorveglianza di ‘’Passi d’Argento'’ 2012 ha esaminato un campione rappresentativo della popolazione ultra 64enne, con l’obiettivo di raccogliere informazioni per realizzare interventi finalizzati a favorire la salute, l’autonomia e prevenire la disabilità negli anziani. E’ emerso che il 52% della popolazione con 65 anni e più è in buona salute e a basso rischio di malattia cronico-degenerativa. Il 27% è in buona salute, ma a più alto rischio di malattia cronico-degenerativa. Il 14% è a rischio disabilità e il 7% presenta una condizione di disabilità conclamata, avendo limitazioni nella vita quotidiana. Il 3% delle persone tra 65 e 74 anni ha particolare bisogno di assistenza: percentuale che aumenta all’8% tra i 75 e gli 84 anni, e raggiunge il 20% tra le persone con più di 84 anni. Il 33% vive da solo, la scolarità è più elevata rispetto a quella nazionale così come il livello economico.
L’indagine ha esplorato anche gli stili di vita degli over 64 in relazione ai principali fattori di rischio: il 55% pesa troppo (40% sovrappeso, 15% obeso, 43% normopeso e 2% sottopeso), il 43% consuma poca frutta e verdura, il 14% fuma e questa percentuale è superiore alla media nazionale del 9%. Molto oltre la media nazionale anche il consumo di bevande alcoliche (58% Trieste contro 41% delle altre regioni italiane). Tra gli anziani consumatori di alcol, l’89% assume anche farmaci.
L’analisi focalizza le difficoltà degli anziani: il 7% lamenta problemi di vista, il 7% di udito, il 7% di masticazione: si tratta di disabilità percettive che condizionano le capacità di comunicazione, peggiorando le qualità di vita, portando a isolamento e depressione. Il 9% ha dichiarato di essere caduto nei 30 giorni precedenti l’intervista. Più della metà delle cadute è avvenuta in casa. Il 50% del campione è stato visitato dal proprio medico nei 30 giorni precedenti l’intervista e nel 64% ha verificato la correttezza della terapia. Il 34% degli anziani assume almeno 4 farmaci al giorno. Oltre la metà degli anziani riesce a raggiungere facilmente i servizi socio-sanitari, quelli socio-assistenziali e gli esercizi commerciali. Il 95% considera sicuro il quartiere nel quale vive. Il 79% vive in una casa di proprietà.
Secondo i dati rilevati, il 9% degli intervistati è a rischio isolamento: anziani che nel corso della settimana precedente all’indagine non hanno incontrato nessuno. Viceversa, il 34% rappresenta una persona attiva nella comunità, impegnata nell’aiutare i propri familiari o in attività sociali. Il 10% degli anziani partecipa a corsi (a livello nazionale la media è del 4%). (adnkronos)
anziani, Istat