1-pck-lux-art-gallery Festosa, affollatissima inaugurazione per “TUTTO L’ORO DEL MONDO”, la straordinaria mostra di Paolo Cervi Kervischer che ha aperto i battenti sabato scorso alla Lux Art Gallery di Via Rittmeyer 7/a. (L’elegante spazio espositivo ha un’origine curiosa… fu una selleria, poi magazzino e retrobottega di un’erboristeria, prima di aprire le sue porte all’Arte e porsi al top fra le Gallerie triestine). Decine di opere della produzione degli ultimi due anni, in formati diversi, affascinano ed abbracciano il visitatore nel variegato percorso dell’allestimento nei vari ambienti della galleria. Le ottime luci, giocate a perfezione, esaltano le cromie rendendo ogni quadro un gioiello prezioso. Il titolo della mostra, in apparenza enigmatico, si racconta osservando le composizioni stesse. Prima fra tutte “la dance” di Matissiana memoria ma reinventata dalla sensibilità e dall’armonia creativa che contraddistinguono Kervischer nella sua espressività. Tre bianchi nudi di donna si rincorrono sullo sfondo dorato emergendo con possanza fra le scritture della tela. Figure dai contorni sfumati, lievi nella cromia ma poderose nel linguaggio espressivo del corpo e nella loro energia muscolare. I richiami ai grandi del passato sono relativi perché Kervischer, come ogni grande Artista, rielabora con la sua emotività unica ed originale, i messaggi che ha accumulato nel suo continuo studiare e ricercare. Si può, certo, pensare all’erotismo di Schiele o alle pennellate dorate di Klimt ma sono soltanto memorie che lo portano ad esprimere tutta la sua ricchezza interiore, il suo modo di raccontare e di raccontarsi. Come per i “corpi vaganti vacanti”, Adamo ed Eva, che nascono dalla sua passione per Cranach e per il nuovo linguaggio di questo Artista; quel Cranach esponente di un “altro Rinascimento” che introdusse nella pittura tedesca una nuova “imagerie” del nudo e dell’erotico, nonché dei temi umanistici ed una ritrattistica particolarmente incisiva ed innovativa. Kervischer fa suo il messaggio e ci propone la sua “weltanschauung” in modo graffiante ed attuale, forte ed incisivo. Le sue ombre sembrano uscire dalla tela per dialogare con lo spettatore. Magnifici i volti scarni, drammatici, a volte languidi, a volte interrogativi dove i grandi occhi cupi, scavati nell’anatomia del volto, pur dal nero della pennellata riescono a trasmettere vita ed interrogativi esistenziali. Il filo conduttore dell’oro, metafora di un epoca consumistica e quasi priva di valori, viene intervallato da tele di accese cromie, riquadri di rosso e di viola, di arancio e di nero dove i corpi nudi, a volte interi, a volte con il solo poderoso tronco, urlano la loro vita fra gli ampi respiri della pittura e le enigmatiche scritte. Tema caro all’Artista che sembra voler dare voce, con esse, alle forme che animano le tele. A volte quasi evanescenti, resi preziosi dalla pittura colata, i suoi corpi trasmettono energia e mistero, sono figure vive e palpitanti che seguono lo spettatore nel suo percorso e sembrano volerlo accompagnare per mano, oltre a quelle frontiere “da cui non c’è viaggiatore che torni”. Una mostra di un fascino “aggressivo”, coinvolgente ed emozionale. Un grande evento per Trieste, da non lasciarsi sfuggire. La mostra rientra nell’ambito dell’iniziativa benefica “Ottobre in rosa” promossa dalla LILT - Lega Italiana per la Lotta ai Tumori - di cui Paolo Cervi Kervischer è testimonial. PCK ha donato alla LILT alcune opere da lui realizzate negli anni ‘80, che le metterà a disposizione di chi vorrà acquistarle sostenendo un preciso progetto di beneficenza.

MARIA LUISA RUNTI
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