Riceviamo la seguente lettera, che pubblichiamo per intero:
Ugl-Intesa Fp, unitariamente alle altre OO.SS., ha voluto rimettere al centro dell’attenzione i problemi di quello che “dovrebbe essere il settore trainante dell’economia nazionale”, con le giornate di protesta di fine giugno.
Si è posto l’accento su una serie di precise richieste finalizzate a scardinare la lentezza e la disorganizzazione del Ministero e non sui proclami e inaugurazioni da parte dei vari rappresentanti politici.
Di tale disorganizzazione abbiamo avuto ulteriore conferma, nella recente riunione sindacale, svoltasi il 2 agosto scorso a Trieste, presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia, dove sono emersi in tutta evidenza questi problemi:
la gravissima situazione di carenza di personale ed una inadeguata gestione della mobilità interna;
il mancato finanziamento dal capitolo per il funzionamento degli uffici, per cui mancano i fondi per l’acqua, la luce, il gas, il noleggio macchine e per le pulizie;
un debito di € 49500,00 per bollette non pagate, e molto altro…
Emerge quindi una evidente fragilità dell’organizzazione, e non c’è verso che i sindacati siano convocati, in particolare dalla Direzione Regionale, per affrontare queste e altre gravi problematiche.
Così, come anche in relazione a quella che è stata definita come una “proposizione in senso ampio su un’eventuale forma di Fondazione per Miramare”, non c’è stato alcun riscontro alle richieste sindacali di incontro, anche da parte di Ugl-Intesa, quando appare chiaro che si tratta di una progettualità che comporta un evidente stravolgimento organizzativo.
PER IL COORDINAMENTE PROVINCIALE MIBAC
Alberto Di Cicco
IL SEGRETARIO PROVINCIALE UGL-INTESA
Giuseppe Vario
Ugl, fondi, beni culturali