In relazione al traffico illegale di latte contaminato prodotto in Friuli dalla Cospalat – come reso noto dai NAS dei Carabinieri –, anche il Comune di Trieste ha dato opportune disposizioni cautelative, con particolare riguardo alle mense scolastiche.
Nello specifico, sono stati chiesti necessari controlli alle ditte fornitrici Descò e Cir food, titolari dei due lotti dell’appalto di mensa scolastica (che prevedono complessivamente la fornitura di 9000 pasti al giorno a pieno regime; ridotti a 3000 in questo periodo già estivo che vede attivi solo i nidi e le scuole d’infanzia, n.d.r.); e ciò per verificare l’eventuale presenza nelle nostre mense di prodotti aventi questo latte come componente.
Ulteriori autonomi controlli verranno in ogni caso disposti dall’Amministrazione affidandoli al tecnologo alimentare-dietista che collabora stabilmente con l’Area Educazione del Comune.
In attesa dei completi riscontri di tali verifiche, entrambe le ditte hanno avuto disposizione di sospendere, in via cautelativa, i menù comprendenti cibi che, direttamente o indirettamente, potrebbero teoricamente contenere il latte inquinato.
Commentando la vicenda, l’Assessore comunale all’Educazione Antonella Grim ha sottolineato come tali misure siano state immediatamente decise, nella convinzione che “se da un lato non va creato nessun eccessivo allarmismo, dall’altro tutte le possibili cautele e precauzioni vanno adottate senza indugio, a tutela dei nostri piccoli utenti.”
COM-TS
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