Una brillante serata dedicata all’annuale e storico “Festival della Canzone Triestina” (34 Edizioni) con le sue note festose e le sue più recenti melodie si è svolta con successo nella 16.a festa estiva di Trieste, la cosiddetta “Sagra de la Sardela”. E’ una seguitissima “location” di ristorazione e d’intrattenimento che occupa tutta la stagione estiva e propone i più bei nomi dello spettacolo artistico locale.
La serata dedicata al Festival Triestino è stata curata dall’organizzazione di Fulvio Marion e ha visto la partecipazione di alcune delle figure più rappresentative della classica “Sanremo giuliana” con brani d’autore molto orecchiabili e ricchi di verve, anche di sentimento e di attaccamento alle attrattive della splendida Trieste.
La “Max Gospel Band” di Massimiliano Riccio ha interpretato con vivacità e freschezza due sue creazioni musicali attualissime: “I ga dimenticà Miramar” (il suo meraviglioso parco si trova ancora in uno stato d’incuria preoccupante) e “La sera dei saldi”, canzone esposta con brio e ironia per la “notte delle occasioni di acquisto” del centro città. Le note romantiche e ispirate hanno contrappuntato l’esibizione del cantautore Roberto Tomè con due suoi brani dedicati al rapporto a due. Divertentissimo il bravo cantautore Dario Bolsi e le sue… Badanti (coriste affiatate) con la piacevole “Co se diventa veci” (vino e uno spuntino “doc” sono due toccasana per l’età) e la mitteleuropea “Viva l’A!” (vivere alla giornata è la miglior medicina).
Gli scatenati “Ultrabullots”, giovani rockers, si sono impegnati con efficacia e grinta in due trascinanti motivi cari alla “linea musicale giovane”. Questa selezione retrospettiva di un Festival Triestino storicamente autorevole – ideato nel 1977 - si è chiusa con il duo “Giuli e Lori” che hanno eseguito stile e bravura i due bellissimi brani di “Maxino” con cui hanno vinto i due ultimi Festival: “Sarà cussì” (invito ad un’ideale stella che protegga il mondo d’oggi) e “Cuor de mama”, omaggio ispirato all’amore materno. Una serata felicissima che ha confermato la freschezza e la vena creativa e interpretativa del mondo autoriale in triestino.
Nella foto il cantautore Dario Bolsi.
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