Riceviamo la seguente lettera, che pubblichiamo per intero:
Apprendiamo dagli organi e dalle agenzie di stampa nazionali che il Giudice del Lavoro di Ravenna, Dott. Roberto Riverso, ha stigmatizzato come viene gestito il problema amianto nella città emiliana, affermando che «L’amianto è la causa principale per le morti sul lavoro, è superiore agli infortuni. Ravenna è una delle zone con rischi maggiori per il mesotelioma eppure si contano zero processi penali».
Nell’esprimere incondizionata solidarietà al Magistrato, grande esperto in materia di amianto e già relatore in un convegno tenutosi a Trieste pochi anni fa, i Finanzieri Esposti all’Amianto del Friuli Venezia Giulia – che sabato scorso si sono incontrati anche con il Dott. Raffaele Guariniello – non possono non constatare come le affermazioni del Dott. Riverso valgano almeno in parte anche per Trieste, laddove, a nostro modesto avviso, nonostante l’elevato numero di esposti ed alcuni decessi avvenuti, i procedimenti penali aperti ed arrivati a dibattimento ci risulta siano ancora pochi se non quasi inesistenti.
Abbiamo piena fiducia nell’operato della Magistratura ma temiamo possibili prescrizioni per eventuali reati che potrebbero essere configurati a carico di alcuni datori di lavoro. La situazione triestina, come del resto è stato anche denunciato con dati alla mano nell’ambito del convegno tenutosi sabato 19, alla Stazione Marittima, non è delle più rosee. Per le Forze di Polizia non ci risulta sia stata ancora effettuata una sorveglianza sanitaria né tantomeno fatta la dovuta prevenzione. Ecco perché siamo d’accordo con la proposta del Dott. Guariniello per far sorgere una Procura nazionale, che coordini l’operato della polizia giudiziaria e dia ulteriori indicazioni ai magistrati che operano per la salvaguardia dell’ambiente.
Lorenzo Lorusso – presidente per il FVG dei Finanzieri Esposti all’Amianto.
Trieste, 23 gennaio 2013.
Per Info: 338-2246495 oppure 347-5471026
amianto, mesotelioma