cosolini seganti barcolanaDalla Regione non spira un buon vento. E stavolta non basterà dichiararsi “tipicamente friulano”. L’allarme per i tagli ai grandi eventi turistici arriva da Udine. Friuli Doc è a rischio. «Organizzarlo con 70mila euro è stata un’impresa, farlo con 35mila sarebbe impossibile», sentenzia il vicesindaco di Udine Enzo Martines. E la Barcolana? Il dimezzamento dei fonti, annunciato dall’assessore regionale al Turismo, Federica Seganti, tocca anche lei. Non è a rischio, ma potrebbe essere costretta (con 100mila euro in meno) a fare un salto indietro nel tempo. Tornare la regata di una volta con l’evento sportivo al centro e poche manifestazioni attorno. La Società Velica di Barcola e Grignano per ora evita di scomporsi troppo. Spera che per lei la spending review siano meno pesante rispetto agli altri eventi turistici. Magari fa affidamento al “cuore” velista dell’assessore al Turismo che non manca una Barcolana da anni. «La Società Velica di Barcola e Grignano - dichiara il presidente, Vincenzo Spina - conta anche sul contributo regionale per garantire l’organizzazione di un evento di alto livello e qualità. I tagli sono sicuramente legati a una minore disponibilità di bilancio, e ciò riguarda gli organizzatori di tutte le manifestazioni ». La speranza è che i tagli maggiori tocchino agli altri. «La consegna delle richieste scadeva il 31 ottobre, due giorni fa - aggiunge Spina -. Non abbiamo informazioni formali in relazione ai tagli ai contributi. L’unico commento possibile in questo momento è che siamo a disposizione della Regione per approfondire i temi relativi al nostro evento, alle economie di scala, alle possibilità di sviluppo e al valore dell’indotto turistico e ricettivo garantito da Barcolana». Chi non si lamenta dei tagli turistici è il Premio Luchetta che passa da 30mila a 15 mila. «In questo periodo è cambiato il mondo - osserva il presidente della Fondazione Luchetta, Enzo Angiolini -. Il premio per noi è un messaggio verso il giornalismo più vero e rischioso». E quindi? «Il taglio dei fondi regionali - aggiunge Angiolini - è un’ovvietà in questo momento storico. E noi dobbiamo imparare a gestirlo nel modo migliore. Si tratta pur sempre di fondi pubblici e quindi nostri. Indipendentemente dalla cifra che ci viene assegnata dobbiamo essere sempre all’altezza del messaggio che vogliamo dare. Questo ci siamo detto nell’ultimo consiglio di amministrazione». Tagli, insomma, da prendere con filosofia. (fa.do. - da Il Piccolo)