Scene d’altri tempi e grandi disagi dentro le case ieri fino al pomeriggio in tutta l’area dove si è verificata la mancanza d’acqua. Il clou della situazione difficile a Servola dove sembrava d’esser tornati indietro di un secolo e più. Già in mattinata infatti vicino all’ex cinema si è formata una colonna di persone in fila a una delle pochissime fontane pubbliche rimaste a Trieste, per raccogliere con le taniche l’acqua che, quasi miracolosamente, di là usciva. Nei supermercati aperti nella zona circostante la Risiera le vendite di acqua minerale si sono improvvisamente impennate perché la gente temeva che quella di rubinetto sarebbe mancataa lungo. Quasi un incubo dentro centinaia di appartamenti dove il risveglio domenicale è stato ben peggiore di quello lento e felice delle giornate festive. «Mi preparavo a ricevere sette persone a pranzo - racconta Livio Scridel che abita in via Marco Praga 27 - quando improvvisamente ho scoperto che i rubinetti erano rimasti a secco.Miè venuto un colpo, poi ho pensato di chiedere agli ospiti che anziché le usali bottiglie di vino, portasssero taniche di acqua. È stata una mezza fregatura, ma perlomeno siamo riusciti a salvare il pranzo in compagnia. Quando avevamo finito, poco dopo le tre in modo quasi beffardo l’acqua è tornata». Domenica difficile anche in via Baiamonti. «Abito al numero 95 e dalle nove sono rimasto a secco - racconta il consigliere comunale Roberto Decarli - ho chiamato subito i vicini e ho saputo del guasto difficile soluzione. Sonouscito e tornato a casa alle 16 ho trovato il problema risolto ». In via Portole molti anziani sono scesi in strada per consolarsi l’un l’altro. (s.m.)
(da Il Piccolo)