Trieste, 25 set. - (Adnkronos) - Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato all’unanimita’ la legge per la tutela degli animali da compagnia. La norma consente ai cani l’accesso a tutti gli esercizi commerciali della regione, ai locali e agli uffici aperti al pubblico, nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, compresi parchi e giardini.
La legge e’ di grande interesse, dato che in regione una famiglia su tre possiede un animale d’affezione. I gatti di proprieta’ sono circa 100.000 e 145.000 i cani. Ulteriori 1.650 cani sono ospitati nei canili (di cui 7 sanitari e 12 canili rifugio). Numeri che dicono la necessita’ di un intervento legislativo che superi la legge quadro per la prevenzione del randagismo e l’istituzione dell’anagrafe canina, oramai datata.
La legge parla di “animali d’affezione”, e non domestici o da compagnia, proprio per sottolineare il legame con i padroni, i quali devono rispettare le 5 liberta’ necessarie per il benessere di un animale: liberta’ dalla sete e dalla fame, dai disagi fisici e dal dolore, dai traumi e dalle malattie, dalla paura e dallo stress, di esprimere la maggior parte dei propri modelli comportamentali.
La legge modifica il termine di iscrizione all’anagrafe canina e definisce la Bdr (Banca dati regionale), introducendo l’obbligo di registrazione entro i due mesi di vita dell’animale e comunque prima della sua cessione. I cuccioli possono essere allontanati dalla madre solo a partire dal sessantesimo giorno di vita. E’ introdotto l’obbligo, per i veterinari, di accertare che l’animale sia provvisto di microchip. E’ istituita la Bdr anche per gli animali da compagnia diversi dai cani, con iscrizione obbligatoria nel caso del trasporto al di fuori del territorio nazionale, volontaria negli altri casi.
In quanto alle colonie feline, un articolo della legge individua i Comuni come soggetti responsabili del loro censimento e degli interventi sanitari. Ai Comuni, inoltre, e’ data facolta’ di istituire un elenco di volontari disposti ad accudirli. A tutela di tutti gli animali, viene esteso il divieto di cessione a scopo di sperimentazioni o spettacoli. Gli animali randagi devono essere immediatamente sottoposti alla procedura di lettura del microchip e restituiti prontamente al padrone, qualora questo sia identificabile. Pertanto i comandi di polizia locale dovranno dotarsi di un dispositivo di lettura di microchip.
Per favorire l’affido degli animali abbandonati, e’ istituito nella BDR un link informatico denominato “Adotta un amico” al quale devono essere registrati gli animali ricoverati presso una struttura di accoglimento pubblica o privata convenzionata. Si istituiscono i centri regionali per la detenzione e il recupero di animali esotici anche pericolosi. Si normano metodologie con cui devono avvenire l’addestramento, l’educazione e l’istruzione dell’animale: Si impone l’obbligo, per chiunque trovi un animale ferito o lo ferisca involontariamente, di prestargli soccorso.
(adnkronos)