carcere affollatoColpi secchi delle scodelle e delle posate contro le sbarre. Per oltre un’ora un centinaio di detenuti del Coroneo ha manifestato la propria protesta. La manifestazione ha fatto riferimento all’invito dei Radicali e in particolare del leader Marco Pannella ed è servita per denunciare anche a Trieste oltre che in tutta Italia «lo stato di illegalità nel quale vivono le istituzioni italiane». L’obiettivo è quello dell’amnistia o dell’indulto. Il rumore è andato avanti per oltre un’ora. E molti dalla strada si sono fermati a guardare cosa stava succedendo. Sono arrivate le pattuglie della polizia e dei carabinieri che hanno stazionato per alcune ore. Le motivazioni: la «drammatica situazione delle carceri italiane », il sovraffollamento «cresce senza che ancora alcun serio provvedimento venga avviato per fronteggiare quella che non è più una emergenza maunacronica condizione».E «come conseguenza del sovraffollamento », si fa notare, «cresce anche il numero dei suicidi, segnale drammatico delle condizioni di disagio fisico e psichico in cui vivono i detenuti ». Il Coroneo è una potenziale polveriera. Attualmente i reclusi sono 240 con una capienza massima di 150 persone. Continua insomma a scoppiare di detenuti, ben oltre la capienza ufficiale. E li costringe non solo a passare le giornate uno sopra l’altro, ma anche a sopportare pesantissimi disagi causa la vetustà della struttura e dei suoi impianti, peraltro mai soggetti negli anni addietro a una manutenzione quantomai indispensabile, conseguenza di un progressivo assottigliamento dei fondi statali destinati proprio al funzionamento, all’ordinaria amministrazione delle carceri. In alcune celle, ci sono sciacquoni difettosi e lavandini semintasati, ancorché utilizzati quotidianamente da una decina di persone chiuse dietro la stessa sbarra. (c.b.)
(da Il Piccolo)