I giorni della vendemmia
un film di Marco Righi prodotto da Ierà
Raccolti record nel Triveneto per I giorni della vendemmia, film rivelazione dell’anno
DA VENERDI’ 24 AGOSTO A PADOVA CINEMA MULTIASTRA
DA VENERDI’ 24 AGOSTO A TRIESTE CINEMA ARISTON
DA VENERDI’ 24 AGOSTO A MESTRE CINEMA DANTE
DA SABATO 25 AGOSTO A PORDENONE CINEMAZERO
Venerdì 24.08 anteprima a Trieste all’Ariston, ore 21.00 con cast e produttrice
Sabato 25.08 anteprima a Pordenone al Cinemazero ore 21.00 con regista e produttrice
I giorni della vendemmia è un film d’autore partito timidamente con 3 copie nelle sale emiliane che grazie al consenso di pubblico e critica sta arrivando nei cinema di tutta la penisola. Dopo Catania, Vicenza, Venezia, Cagliari, Torino, Roma, Palermo, Piacenza, Firenze e grazie anche agli incredibili numeri estivi di Udine e Treviso, dal 24 agosto sarà a Padova (Cinema MultiAstra), Trieste (Cinema Ariston), Mestre (Cinema Dante) e dal 25 agosto a Pordenone (Cinemazero). Prossimamente a Milano (cinema Mexico).
Questo in sintesi il percorso de I giorni della vendemmia, opera prima del giovanissimo regista emiliano Marco Righi (classe 1983) e della piccola Ierà di Simona Malagoli, produttore e distributore del film.
Una storia fortemente cercata e voluta: nel 2010 la presentazione al primo festival internazionale, nel 2011 il riconoscimento della FICE, lo scorso 24 febbraio l’uscita nelle sale dell’Emilia Romagna e l’affluenza record di pubblico. Finalmente la consacrazione e la distribuzione sul territorio nazionale.
Ispirato allo scrittore correggese Pier Vittorio Tondelli, di cui una citazione da “Altri Libertini” apre il lungometraggio, I giorni della vendemmia comincia con la prematura scomparsa di Enrico Berlinguer (in una sequenza finale viene mostrato l’ultimo comizio di Padova del giugno 1984) e racconta l’educazione sentimentale dell’adolescente Elia (l’esordiente trevigiano Marco d’Agostin) stretto nella morsa tra l’arrivo di una giovane – suadente – cittadina, Emilia (Lavinia Longhi), e il ritorno dell’inconcludente ma carismatico fratello, Samuele (Gian Marco Tavani). Sullo sfondo quell’Emilia guareschiana, mondo piccolo rurale.
Niente effetti speciali dunque, né colpi di scena, “I giorni della vendemmia è uno di quei lungometraggi in cui non vi è premura nello svelare, ma nel restituire qualcosa allo spettatore” attraverso una fotografia delicata, una colonna sonora essenziale, un cast credibile. Una storia semplice dal linguaggio universale: “Un piccolo film, una grande opera difficile da cancellare dalla mente” (Alain Bichon – Vivilcinema).
“Nel film di Righi, come in tutti i libri di Pier Vittorio Tondelli, i corpi sono sempre al centro: si sfiorano, si avvertono l’un l’altro. Religione, politica, sono contorni.” (Enrico Palandri – Rolling Stone).
Il film è stato girato senza alcun finanziamento pubblico da una troupe di professionisti italiani la cui età media è inferiore ai 26 anni e nel 2012 ha ottenuto l’Interesse Culturale Nazionale dal MiBAC.
INFO PROIEZIONI:
TRIESTE: Cinema Ariston d’essai - Viale Romolo Gessi n.14 - tel. 040 4612262
ven. 24.08: ore 18.45 - ore 21.00 anteprima alla presenza del cast e della produttrice
sab 25.08 / dom 26.08: ore 17.00 - 18.45 - 21.00
lun / mar / mer / gio: ore 18.45 - 21.00
PADOVA: Cinema MultiAstra - via Tiziano Aspetti, 21 (zona Arcella) – tel. 049/604078
ven. 24/08: ore 21.15
sab. 25/08: ore 18.15 – 20.30 – 22.20
dom 26/08: ore 16.30 – 18.15 – 21.15
lun. chiusura
mar 28/08 – mer 29/08 – gio 30/08: 21.15
PORDENONE: Cinemazero - p.zza Maestri del lavoro n.3 - tel. 0434 520404
sab 25.08: ore 21.00 anteprima alla presenza del regista e della produttrice
dom / lun / mar: ore 17.00 - 19.00 - 21.00
MESTRE: Cinema Dante d’essai – via Sernaglia n.12 – tel. 041 5381655
ven 24.08 / sab 25.08: ore 18.00 - 20.00 - 22.00
dom 26.08: ore 16.00 - 18.00 - 20.00 - 22.00
Per informazioni e aggiornamenti sulle prossime uscite consultare: www.igiornidellavendemmia.it - www.facebook.com/igiornidellavendemmia
La scheda del film
I giorni della vendemmia
di Marco Righi
Colore, 80’, Italia 2010
soggetto e sceneggiatura: Marco Righi
una produzione: Ierà
produttore esecutivo: Simona Malagoli
fotografia: Alessio Valori (a.i.c.)
aiuto regia: Roberto Rabitti
suono in presa diretta: Federico Mammana
direttore di produzione: Simona Malagoli
assistente operatore: Francesco Dato
elettricista/macchinista: Adriano Grilli
assistente elettricista: Tommaso Donadelli
aiuto macchinista: Lorenzo Pisi
aiuto macchinista: Eugenio D’Ecclesiis
scenografa/costumista: Giorgia Mandriani
truccatrice/parrucchiera: Valentina Borciani
assistente di produzione: Elena Valdesalici
segretaria di edizione: Giulia Gasparini
fotografo di scena: Fabio Cepelli
casting: Del Fuego Management
post-produzione: 505
musiche originali Roberto Rabitti
suono e mixaggio: Federico Mammana
montaggio: Marco Righi, Arianna Bardizza
prodotto e distribuito da: Ierà
interpreti: Marco D’Agostin (Elia), Lavinia Longhi (Emilia), Gian Marco Tavani (Samuele), Maurizio Tabani (William), Claudia Botti (Maddalena), Elide Bertani (Maria), Luigi Gandolfi (Giovanni), Rossella Torri (amica Maddalena), Claudio Binini (amico William), Emiliano Bisegna (amico Samuele).
Elia si chiama così perché la mamma cattolica ha avuto la meglio sul babbo comunista, altrimenti si chiamerebbe Palmiro. O Enrico, come “il più amato”, che nell’estate torrida del 1984 è appena morto, gettando nello sconforto una generazione che Elia non può e non vuole comprendere. Non può importagli di Berlinguer, perché i suoi 17 anni fermentano al sole come l’uva schiacciata, e basta una cartolina da Cesenatico (da una che nemmeno si è lasciata baciare) per illanguidirgli i sensi. Basterebbe quello, la solitudine e l’odore dei vitigni e i dischi lasciati da un fratello un po’ hippy transfugo in Europa; ma quando arriva Emilia, con le sue labbra più mature dell’uva da cogliere, per Elia è la fine dell’età dell’innocenza. E’ una storia piccolissima, quella dell’esordio nel lungometraggio di Marco Righi, ma c’è dentro tanta Italia, tanto Cinema e tanta Vita che se ne esce ebbri. Racconto di formazione che aderisce ai tempi rarefatti e febbrili dell’adolescenza, tratteggia fulmineo uno squarcio di Belpaese cattocomunista e venato d’ipocrisia, dove la cruda bellezza di Emilia (corpo magnetico che la macchina da presa cattura, sensuosamente, con sguardo bertolucciano) rappresenta il brusco risveglio da un’età sonnolenta. La carne al fuoco, forse, diventa troppa nel crescendo finale, ma Righi non perde l’equilibrio e il suo piccolo film sa come riempire un grande schermo.
Ilaria Feole, FilmTV
“Sulla mia terra, semplicemente ciò che sono mi aiuterà a vivere”. Pier Vittorio Tondelli
Cosa c’è di Pier Vittorio Tondelli nel mondo intorno a noi oggi? Ho visto un bel film di un giovane regista, Marco Righi, I giorni della vendemmia, in cui il protagonista tiene Altri libertini sul comodino. Un film dell’anno scorso che ha girato per diversi festival internazionali, ma credo sia poco circolato in Italia. La storia ha molti echi tondelliani, e forse anche qualcosa di Bellocchio, di quel vivere emiliano che è sempre sull’orlo di una rottura. La città e la campagna, le generazioni, il Risorgimento, il comunismo. Nel film di Righi, come in tutti i libri di Tondelli, i corpi sono sempre al centro: si sfiorano, si avvertono l’un l’altro e per chiunque conosce queste regioni, evocano una strana familiarità. Religione, politica, sono contorni.
Enrico Palandri, Rolling Stone
La trama di I giorni della vendemmia non rincorre né originalità né complessità. Riesce a sfruttare al massimo le potenzialità di un soggetto lineare ed esile ma essenziale e colpisce nel segno nel pedinare il suo giovane eroe per il quale l’empatia è velocemente acquisita.[…] Un piccolo film indipendente una grande opera difficile da cancellare dalla mente.
Alain Bichon, Cinemaitaliano.info
Storia semplice, ingredienti ben rodati e uno sfondo, la provincia emiliana, che da sola varrebbe a raccontare dieci film.
Franco Giubilei, La Stampa
Quel ricordo dell’84 quando Enrico morì e tutto cambiò.
Giuliana Sias, L’Unità
Questo è un film piccolo che fa bene al cinema italiano. Con il suo essere giovane ma consapevole, riflessivo ma visivamente emozionante, nostalgico ma senza rimpianto. […] Una regia matura che sposa con sapienza l’amore per le suggestioni delle immagini con l’amore per la terra e per la luce che la illumina […] Una pellicola che seduce con raffinata sincerità, esempio ammirevole di cinema giovane, indipendente, di qualità.
Ornella Sgroi, La Sicilia
Sguardo pacato e penetrante, corpi che bucano lo schermo, immagini semplici quanto accurate e sensuali. […] Un successo locale che sta crescendo. Come merita.
Fabio Ferzetti, Il Messaggero
Mentre il cinema in Italia colleziona segni negativi, I giorni della vendemmia è il volto positivo. […] Righi non ha l’ansia di strafare, bensì l’ottimismo della volontà, sceglie la semplicità e vi rimane fedele.
Federico Pontiggia, Il Fatto Quotidiano
Il film è distribuito in modo indipendente, il consenso del pubblico aiuterà la sua diffusione e l’aggiungersi di nuove date.
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