gati cocoliErba alta, immondizie abbandonate accanto agli alberi, bottini colmi di avanzi di cibo e cartacce. E poi decine e decine di gatti che vivono fuori dal recinto creato per contenerli. Il giardino dell’ospedale Maggiore versa in uno stato di completo degrado. Per i pazienti o i parenti è impossibile frequentarlo. E in questi giorni di caldo infernale, il cibo gettato a terra dalle gattare sta generando cattivi odori e attirando insetti. Da anni la situazione non viene affrontata malgrado il progetto di riqualificazione dell’intero nosocomio preveda anche una totale risistemazione degli spazi verdi. La convivenza tra la più affollata colonia felina della città e una struttura sanitaria che punta all’eccellenza non è facile. E anche chi ama i gatti e gli animali in generale fa difficoltà a non cogliere che la situazione venutasi a creare stride. Quella del Maggiore è una colonia difesa a spada tratta da diverse gattare. Anni fa a difesa di quei felini intervenne anche Margherita Hack. La soluzione trovata fu quella di realizzare un grande recito tra gli alberi dove sistemare una quarantina di gatti sottoposti a sterilizzazione in modotale da contenere la colonia. Mala rete del recinto viene regolarmente tagliata e i mici scorazzano liberamente. Non solo:anche ieri nel giardino del nosocomio si potevano notare cuccioli di pochi mesi. Le gattare che portano sacchi di pastasciutta condita conbocconcini di carne, scatolette, pesce e crocchette e che in questi giorni afosi provvedono a sistemare ovunque ciotole piene d’acqua, hanno pareri differenti. E non vanno d’accordo. Sono l’una contro l’altra, tutte vorrebbero dettar legge a tal punto che ormai persino Giorgio Cociani del Gattile di questa situazione non ne vuole più sapere. Ha le mani legate. Ida Minetto, la “gattara” che si prendecura di quei felini dal 1976, è contraria da sempre al loro trasferimento ma favorevole al fatto che i mici restino sistemati solo all’interno del recinto.
(la.to. da il Piccolo)