Quello spostamento non lo hanno proprio digerito. E soprattutto non hanno digerito il fatto che dopo quasi tre anni la situazione non si è mossa di un millimetro. Stiamo parlando del bus numero 10, il cui capolinea, dal settembre del 2009 è stato spostato da Piazza Venezia a Piazza Tommaseo, scatenando il malumore dei residenti, ma anche dei cittadini in generale, tanto da sfociare in una raccolta firme che ha superato quota cinquemila, consegnata direttamente nellemani del sindaco. Una vicenda che ha inizio nel dicembre del 2008, quando sono partiti i lavori di riqualificazione della piazza, che prevedevano anche il posizionamento dei masegni nella pavimentazione stradale, la cui integrità sarebbe stata messa a rischio dal passaggio dei bus, tanto che venne deciso lo spostamento della linea 10, che da quel momento, salvo una breve parentesi, non è più transitata per piazza Venezia. E sul “luogo del delitto” è tornata una rappresentanza di cittadini, con l’obiettivo di tenere alta la soglia di attenzione fino a che il problema non sarà definitivamente risolto. A farsi portavoce della protesta il consigliere regionale Pdl Bruno Marini, accompagnato dal consigliere provinciale Giorgio Ret. «Siamo stufi di essere presi in giro dalle istituzioni – ha sbottato Marini -. Comune, Provincia, ma anche le stesse circoscrizioni devono smetterla di rimpallarsi le responsabilità. E’ora di prendere unadecisione, in quanto ci troviamo di fronte ad un problema serio che non appartiene solo a questo rione, ma che riguarda tutta la città». Una delle anime della protesta è incarnata da Guido De Biasio, a capo del comitato spontaneo dei residenti. «Piazza Venezia è un punto nevralgico della città, dove nelle vicinanze, ci sono musei, scuole, case di cura, l’Università della terza età, e dove transitano ogni giorno migliaia di persone, soprattutto anziani. Bisogna trovare al più presto una soluzione, perché è assurdo cambiare per peggiorare le cose ». Tra le idee proposte anche quella di spostare il capolinea della 10 a Campo Marzio, diminuendo il numero di corse, per contenere i costi. «Non ci sono soluzioni alternative economicamente praticabili – precisa l’assessore provinciale ai trasporti Vittorio Zollia – e non possiamo certo dare un servizio inferiore ai cittadini. La Provincia ribadisce la propria disponibilità a ripristinare il capolinea della 10 in piazza Venezia, a patto che arrivi il via libera da parte del Comune ».
(da Il Piccolo)